Ha ucciso la sua compagna, nascondendo il corpo in una valigia, che ha abbandonato dentro ad un bidone dell'immondizia, dietro casa sua. Per tre mesi, Matthew Waddell, 35 anni, ha finto che la sua ex Sarah Albone, 38 anni, fosse viva, continuando ad usare telefono e carta di credito, ma i suoi familiari ed i suoi tre figli erano mesi che non la vedevano più di persona.
Nascosta nel bidone
Il delitto è avvenuto nella sua casa a Biggleswade, nel Regno Unito, a fine novembre e solo il 25 febbraio sono stati rinvenuti i resti del suo corpo; per mesi Waddell ha detto che la donna era ricoverata in ospedale a Londra e non poteva avere alcun contatto. Il corpo era stato chiuso in una valigia, avvolta in una pellicola trasparente industriale e nascosta. Quando è stata aperta, gli agenti di polizia hanno trovato Sarah in posizione fetale, ancora in pigiama. La donna sarebbe stata uccisa da un'ostruzione delle vie aeree, causata da gravi lesioni alla testa, ma aveva anche costole rotte e ferite al corpo.
Ferita a morte
La vittima, che era affetta da sclerosi multipla, è stata presa a pugni, calci e calpestata mentre si stava alzando dal letto. La polizia, in casa, ha rinvenuto anche un biglietto scritto dall'assassino in cui diceva: "Ti ho pestato la testa così tante volte che ti ho letteralmente spaccato la testa, ma stavi ancora respirando. Ho preso un asciugamano e te l'ho avvolto intorno alla testa".
Leggi l'articolo completo su
Leggo.it