Kamikawa ha spiegato che i misfatti della setta hanno diffuso il terrore in tutto il mondo, sottolineando che la pena di morte è inevitabile nel caso di crimini orrendi. Il 63enne Asahara, considerato il coordinatore degli attacchi compiuti nella metropolitana di Tokyo nel 1995 col gas Sarin, e condannato con la sentenza definitiva nel 2006, è stato giustiziato venerdì scorso tramite impiccagione, assieme ad altri sei membri del culto.
Nell'attacco del 20 marzo 1995 persero la vita 13 persone, con oltre 6.200 passeggeri coinvolti. Dalla metà del 2008 Asahara rifiutava ogni contatto con i familiari e i propri avvocati, trascorrendo le giornate in completo isolamento. Leggi l'articolo completo su
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