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La terra continua a tremare in Albania, dove il bilancio del violento terremoto di martedì notte è salito a 30 morti. L'intervento dei soccorritori italiani, centinaia, è molto importante. Donne e uomini del nostro paese scavano a mani nude in una corsa contro il tempo, con le speranze di trovare sopravvissuti sotto le macerie che si fanno sempre più esili. «C'è bisogno di questo aiuto, è necessario e vitale. Vi ringrazio di cuore, tutti quanti».
I lutti nel Paese delle Aquile hanno colpito tanti, anche il premier Edi Rama: tra le vittime c'è la fidanzata del figlio, morta nel crollo di una palazzina assieme al padre, alla madre e al fratello. Una famiglia sterminata. La testimonianza di quello che sta accadendo arriva anche dai responsabili dei soccorritori italiani. Tra questi Luca Balena, dei vigili del fuoco di Bari: «E' sempre una cosa dolorosa, specialmente per chi è sul posto e si trova di fronte le persone senza vita»
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