Lo scandalo delle molestie sessuali ha investito Google lo scorso ottobre, e ha costretto l'azienda a licenziare 48 dipendenti (tra cui 13 dirigenti) perché accusati di aver commesso abusi o molestie negli ultimi due anni. In una lettera dell'amministratore delegato Sundar Pichai si annunciava «una linea sempre più dura» sui comportamenti sessuali inappropriati. A denunciare il fenomeno era stato sempre il New York Times. Secondo il quotidiano una delle figure più importanti nel gruppo, Andy Rubin, creatore del software mobile Android, è stato mandato via dall'azienda dopo un accordo che ha previsto una buonuscita di 90 milioni di dollari, nonostante fosse anch'egli tra gli accusati di molestie. Rubin peraltro ha sempre respinto le accuse contro di lui, sostenendo di essere uscito volontariamente da Google per lanciare la società di capitali e incubatore tecnologico Playground. Leggi l'articolo completo su
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