E qui è avvenuto il massacro. Il branco - cinque ragazzini in tutto - lo ha costretto a spogliarsi e sdraiarsi in terra. Poi hanno iniziato a picchiarlo mentre un membro del gruppo, 13enne, riprendeva la scena con il telefonino. In un vero e proprio eccesso di violenza alcuni dei ragazzini hanno iniziato a saltare sul capo di Rudakov, che è morto a causa dei traumi cranici subiti. Fermati dalla polizia, i ragazzini si sono giustificati dicendo che credevano Rudakov fosse un «tossicodipendente». A Beriozovsky, in seguito all'incidente, si sono svolte delle manifestazioni per chiedere giustizia. Leggi l'articolo completo su
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