Russia, ora la tensione è altissima. L'allarme del Times: «Putin prepara test nucleari ai confini con l'Ucraina»

La replica del Cremlino: "Non prendiamo parte a retorica occidentale". Ma nessuna smentita

Dal quotidiano britannico Times arriva un allarme inquietante: Vladimir Putin starebbe preparando le sue forze armate per compiere un test nucleare ai confini dell'Ucraina. Il Times cita un'informativa inviata dalla Nato agli Stati membri: si tratta di un rapporto dell'intelligence in cui si avverte di possibili azioni di Mosca, fra cui quella di testare il drone sottomarino Poseidon equipaggiato con una testata atomica. Secondo altre fonti, un treno militare russo della divisione nucleare sarebbe partito in direzione dell'Ucraina: l'unità è responsabile delle munizioni nucleari, del loro stoccaggio e manutenzione stando all'analista basato in Polonia Konrad Muzyka.

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Una fonte di alto livello della difesa occidentale citata dal Times afferma invece che la dimostrazione di forza più probabile da parte di Putin tramite il ricorso a ordigni atomici avverrebbe nel Mar Nero. Ma «non è impossibile» che il leader del Cremlino possa utilizzare un'arma nucleare tattica in Ucraina. In quel caso però i rischi per i russi sono più alti: «Potrebbero sbagliare e colpire accidentalmente una città russa vicino al confine ucraino come Belgorod», ha detto la fonte. Per Andrew Futter, professore dell'Università di Leicester ed esperto di armi atomiche, l'aver mobilitato il treno delle divisione 'nuclearè rappresenta al momento un avvertimento lanciato da Putin all'Occidente.

Cia: Putin con le spalle al muro, è pericoloso

Il presidente russo Vladimir Putin può essere «abbastanza pericoloso e sconsiderato» se viene messo alle strette, ha detto in un'intervista alla CBS il direttore della Cia Bill Burns. Putin deve «essere preoccupato, non solo di ciò che sta accadendo sul campo di battaglia in Ucraina ma anche di ciò che sta accadendo a casa e a livello internazionale», ha sottolineato ancora Burns aggiungendo che, nonostante la promessa della Cina a febbraio di «un'amicizia senza limiti», Pechino ha rifiutato di offrire supporto militare. «Putin adesso si sente con le spalle al muro e può essere piuttosto pericoloso e sconsiderato».

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Cremlino: «Non prendiamo parte a retorica occidentale»

La risposta di Mosca non si è fatta attendere: il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha affermato che la Russia non vuole «prendere parte» alla «retorica nucleare» dei «media e dei politici occidentali». «Nei media occidentali, i politici occidentali, i capi di Stato ora hanno molti esercizi di retorica nucleare. Non vogliamo prendere parte a questo», ha detto Peskov, citato dalla Tass, commentando la notizia del Times. Ma non smentendola.

 

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Intanto più di 200 mila persone sono entrate nelle forze armate della Federazione Russa nell'ambito della mobilitazione decisa dal presidente Putin, ha affermato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu. Lo riporta Ria Novosti. Secondo Shoigu, «i funzionari competenti sono stati incaricati di fornire ai mobilitati i necessari vestiti e di nominarli in posizioni militari». «L'addestramento del personale delle unità formate viene effettuato in 80 campi di addestramento e in sei centri di addestramento», ha aggiunto Shoigu.

 

 

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