Jennifer Rudemyer, 39enne insegnante di scuola media della Carolina del Sud, è morta sul colpo intorno alle 18.15 di martedì scorso, vittima della propria ossessione per quell'uomo, il medico 60enne Gaston Perez, che non voleva rassegnarsi a lasciar andare. Da otto anni il loro rapporto era un tira e molla, ma quando ha capito che l'ultima recente rottura era quella definitiva, Jennifer è entrata in una spirale ossessiva che ha finito per distruggerla. Già a fine agosto aveva detto apertamente a un'amica, Lauren Church, di voler uccidere Gaston e poi suicidarsi. Lauren aveva avvertito la polizia in forma anonima per far sì che qualcuno andasse a controllare lo stato di salute mentale di Jennifer: gli agenti la trovarono ubriaca a letto e, anche se lei dichiarò di stare bene, la convinsero a farsi controllare in ospedale.
Tutto inutile: pochi giorni dopo Jennifer ha rimesso in moto il proprio piano. Proprio poche ore prima della sparatoria le autorità avevano firmato un provvedimento restrittivo nei suoi confronti, come Gaston aveva chiesto, ma non hanno fatto a tempo a metterlo in atto. Fosse stato firmato qualche giorno fa, quel provvedimento avrebbe forse potuto evitare la tragedia. O forse no: Jennifer aveva comunque deciso con volontà feroce di voler uscire da quell'abisso di sofferenza dal quale nessuno era riuscito a tirarla fuori. E avvolta dalla sua lucida follia si è presentata all'appuntamento con la morte e con Gaston: l'ultimo della sua vita. Leggi l'articolo completo su
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