Politici aggrediti, non solo Robert Fico: da Bolsonaro e Shinzo Abe agli attentati mortali contro Amess e Cox. Gli ultimi precedenti

Sono stati numerosi i leader e gli esponenti politici di tutto il mondo a rimanere vittime di attentati negli ultimi anni

Da Shinzo Abe a Jair Bolsonaro, ai deputati britannici Jo Cox e David Amess. Sono stati numerosi i leader e gli esponenti politici di tutto il mondo a rimanere vittime di attentati negli ultimi anni. In alcuni casi, assalti mortali.


SHINZO ABE - L'ex premier giapponese è vittima di un attentato l'8 luglio 2022 nella città di Nara. Durante un comizio, viene raggiunto da due colpi di arma da fuoco al collo. Muore in ospedale poche ore dopo. Il killer, arrestato subito dopo l'attacco, accusava Abe di avere rapporti con la Chiesa dell'Unificazione, soprannominata la setta della Luna, accusata di esercitare una forte pressione finanziaria sui suoi seguaci in Giappone.

CRISTINA KIRCHNER - In Argentina, il primo settembre 2022 un uomo punta una pistola alla testa della vicepresidente peronista, mentre si mescolava ai sostenitori fuori dalla sua casa di Buenos Aires. L'aggressore tuttavia non spara. In custodia cautelare, spiega il suo gesto «per la situazione in cui versa il Paese». Il campo pro-Kirchner sostiene invece la tesi di un complotto con dei mandanti che arriverebbero dal fronte liberale.

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IMRAN KHAN - Nel novembre dello stesso anno, in Pakistan, l'ex primo ministro viene colpito da spari alle gambe mentre il veicolo su cui si trovava stava percorrendo una strada affollata a Wazirabad, nell'est del Paese. L'assalitore, in un video diffuso dalla polizia, rivendica di aver agito perché credeva che Khan fosse contro l'Islam.

JOVENEL MOISE - La notte del 7 luglio del 2021, ad Haiti, viene assassinato il capo dello Stato. Con colpi di arma da fuoco nella sua residenza privata a Port-au-Prince, da un commando armato composto da 28 uomini che si spacciavano per agenti dell'agenzia antidroga degli Stati Uniti, la Dea. Tre degli aggressori vengono uccisi e una ventina di persone, tra cui 18 ex soldati colombiani, arrestati. Un'indagine americana rivela che due uomini, a capo di una società di sicurezza a Miami, avevano progettato di rapire Moise. 

JAIR BOLSONARO - Sempre in America Latina, ma in Brasile, il 7 settembre del 2018 la violenza irrompe sulle presidenziali, ad un mese dal voto. Il candidato di estrema destra in testa ai sondaggi viene accoltellato durante una manifestazione elettorale nello stato meridionale di Minas Gerais. Ferito ad un arteria e all'intestino, Bolsonaro viene sottoposto a diversi interventi chirurgici. Alla fine si salva, e vince le elezioni. Il responsabile dell'attentato, sul suo profilo Facebook, aveva pubblicato messaggi contrari a Bolsonaro e dichiarazioni politiche segnate da teorie cospirazioniste. Ed aveva postato messagi a favore della scarcerazione di Luiz Inacio Lula da Silva, l'ex presidente che stava scontando una condanna a 12 anni di reclusione per corruzione e riciglaggio e che figurava primo nei sondaggi, nonostante fosse stato giudicato incandidabile dai giudici.


DAVID AMESS E JO COX - In Europa è la Gran Bretagna ad essere sconvolta da due attentati mortali contro politici locali. Il 17 ottobre 2021 la vittima è il deputato Tory sir David Amess, veterano della Camera dei Comuni: massacrato a coltellate a margine di un incontro con elettori del suo collegio nel sud dell'Inghilterra. L'assalitore è un estremista islamico. Cinque anni prima, il 16 giugno 2016, viene uccisa la deputata laburista Helen Joanne Cox, fervente europeista. Mentre stava per iniziare un incontro elettorale, nei pressi di Leeds, alla vigilia del referendum sulla Brexit, viene avvicinata da un uomo che prima le spara tre volte e poi l'accoltella. L'assalitore viene identificato come un estremista di destra nazionalista. Leggi l'articolo completo su
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