​«Ho accettato un passaggio a casa da un collega. È stato un incubo, mai più. Tornerò a piedi anche con pioggia e neve»

Non si tratta solo di superare i limiti di velocità o non prestare attenzione alla strada: il tragitto di Bela è stato costellato da rivelazioni e avvenimenti sempre più spaventosi

«Ho accettato un passaggio a casa da un collega. È stato un incubo, mai più. Tornerò a piedi anche con pioggia e neve»

«Lasciate che vi spieghi perché non accetto più di salire in macchina con altre persone», dichiara Bela Delgado, per poi lanciarsi nella storia da incubo che lo ha traumatizzato. Tutto è iniziato con un gesto apparentemente gentile di un giovane collega di lavoro con cui andava piuttosto d'accordo e che, alla fine del turno, ha proposto di riaccompagnarlo a casa in auto. 

In effetti, salire in macchina con qualcuno che si conosce poco o con cui non si ha un rapporto particolarmente stretto è sempre un rischio: non sappiamo come quella persona potrebbe guidare e a seconda del grado di intimità della relazione risulta più o meno difficile far presente che si ha paura e che, magari, si preferirebbe scendere. 

In questo caso, tuttavia, non si tratta solo di superare i limiti di velocità o non prestare attenzione alla strada: il tragitto di Bela è stato costellato da rivelazioni e avvenimenti sempre più spaventosi. 

 

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Non è proprio come sembra

«Sembrava un tipo apposto, un normale ragazzo di 16 anni, abbastanza alto, magro e coi capelli biondi», dice Belamin una clip di poco più di 3 minuti pubblicata sul suo account di TikTok. «Di solito non accetto i passaggi», specifica poi, «Ma fuori pioveva tantissimo e non avevo proprio voglia di camminare fino alla fermata dell'autobus quindi mi sono detto "Ma sì, dai, cosa vuoi che accada?"».

Le ultime parole famose: quello che inizia come un normale tragitto in macchina, si trasforma in una vera e propria serie di sfortunati eventi... e rivelazioni. Mentre i due chiacchierano tranquillamente del più e del meno, Bela commenta il fatto che a vent'anni dovrebbe decisamente prendere la patente, e l'altro risponde: «Ti capisco, nemmeno io ce l'ho». 

A quel punto Bela inizia a preoccuparsi e chiede spiegazioni, ma il 16enne gli dice che sa guidare, non c'è nulla di cui preoccuparsi: «Io in realtà preoccupato lo ero. Mi giro un attimo a guardare fuori dal finestrino e quando mi rigiro vedo che lui sta fumando qualcosa e sembra una sigaretta elettronica, quelle per svapare. Poi gli chiedo una cosa del tipo "Quindi fumi?" e lui mi risponde "Sì, ma è solo erba con un po' di Fentanyl"». 

 

Droga, gang e amici

Bela sta per entrare nel panico e non sa come uscire dalla situazione: «In quel momento svolta all'improvviso e quasi si schianta, prima di tornare sulla strada. Io sono sotto choc e lui continua a parlare e dice "Scusa, scusa, pensavo di aver visto qualcuno, un tipo di un'altra gang con cui ho litigato"». Il ventenne, basito, chiede cosa intenda per "un'altra" gang e l'altro sembra ancor più confuso di lui quando risponde: «Vivi in questo quartiere e non sei mai stato in una gang? Come pensi abbia ottenuto questa macchina?».

Con l'unico desiderio di riuscire a tornare a casa, Bela decide di starsene tranquillo e sperare che non succeda altro durante il tragitto, evitando di fare conversazione. Tuttavia, il suo desiderio viene infranto poco dopo quando il 16enne, scusandosi, lo informa che deve passare a prendere degli amici e ci metterà solo un secondo. Quando salgono in macchina due adulti, alti e piuttosto muscolosi, con delle bustine contenenti polvere bianca, Bela non sa davvero più cosa pensare. 

I due cominciano a chiedere chi sia e cosa ci faccia in auto ma fortunatamente i loro sospetti sembrano scomparire poco dopo. Quando Bela è finalmente nei pressi di casa, decide di farsi lasciare a un centinaio di metri di distanza, a un cancello che non è proprio il suo. Dopo essere sceso dall'auto, il 16enne si avvicina al finestrino, lo guarda e gli fa: «Hey, tutto bene? Dovremmo vederci più spesso fuori da lavoro»

Bela ha annuito ma ha pensato: «Mai più. Non accetto passaggi, anche se piove o nevica».

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