Arrestato il figlio del Chapo Guzman: furia narcos, scoppia il caos in Messico. Le autorità: «Non uscite di casa»

Tensione in Messico, sospese le attività pubbliche e chiuso un aeroporto. Sparatorie e scontri scatenati dagli uomini del boss finito in manette

Suo padre è stato un superboss del traffico di droga, un pezzo da 90 in un Messico che negli ultimi decenni è stato massacrato dalle violenze dei narcos. Oggi Ovidio Guzman, detto El Raton, figlio di Joaquin Guzman, leader del cartello di Sinaloa e meglio conosciuto come El Chapo, è stato arrestato a Culiacan, secondo quanto annunciato da fonti ufficiali del governo.

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Il figlio del Chapo arrestato in Messico

Un arresto spettacolare, quello del figlio del Chapo, avvenuto grazie all'intervento di truppe di élite: Ovidio Guzman, riferiscono i media internazionali, sarebbe stato già trasportato in un carcere di massima sicurezza. Il padre, arrestato più volte e sempre evaso con metodi da film d'azione (non a caso la sua stessa vita ha ispirato una serie tv su Netflix), dal 2019 è detenuto negli Usa, in una prigione del Colorado.

Le autorità ai cittadini: «Non uscite di casa»

L'arresto di Ovidio, in Messico, sta provocando grande tensione: le autorità del governo dello stato di Sinaloa e della città di Culiacan hanno sospeso le attività della pubblica amministrazione e chiesto alla popolazione di non uscire di casa. Una richiesta arrivata dopo le azioni di rappresaglia a Culiacan da parte di membri dei cartelli dei narcos, a seguito dell'arresto del figlio del boss.

Già nel 2019 Ovidio era stato arrestato e rilasciato poco dopo, in seguito ad azioni di rappresaglia da parte dei suoi uomini: un segnale di resa delle autorità nei confronti dei narcotrafficanti, che il governo stavolta vuole evitare, anche perché tra pochi giorni il presidente messicano Obrador incontrerà il presidente americano Joe Biden.

«Si stanno verificando incidenti e blocchi stradali in diversi punti della città, chiediamo alla cittadinanza di non uscire», ha scritto su Twitter il ministro della Sicurezza di Sinaloa, Cristobal Casta¤eda. Le autorità hanno ordinato anche la chiusura dell'aeroporto di Sinaloa. In alcuni video su Twitter si vedono uomini armati che entrano in un ospedale e sequestrano personale sanitario per far curare i narcos feriti negli scontri.

Ovidio Guzman trasferito a Città del Messico

Ovidio Guzmán è stato trasferito a Città del Messico. In una conferenza stampa, il ministro della Difesa messicano, Luis Cresencio Sandoval, ha precisato che il ricercato è stato messo a disposizione della Procura della capitale specializzata in materia di delinquenza organizzata (Fgr). Il ministro ha indicato che l'operazione è cominciata alle 5 del mattino in base ad un accurato lavoro di intelligence che ha permesso a elementi della Guardia nazionale e uomini del ministero della Difesa di arrestarlo. «Si è trattato - ha assicurato - di un colpo importante ad una sezione del 'Cartello del Pacifico'».



I media messicani sottolineano che l'arresto del narcotrafficante è stato realizzato ad appena quattro giorni dall'arrivo in Messico del presidente Joe Biden che deve partecipare con il primo ministro Justine Trudeau e il presidente Andrés Manuel Lpez Obrador al X Vertice dei Leader dell'America settentrionale. Gli Stati Uniti erano sulle tracce di Ovidio Guzmán almeno dal 2008 e nel febbraio 2019 la giustizia statunitense lo aveva accusato presso il tribunale del Distretto di Columbia/Washington di traffico di cocaina, metanfetamina e marijuana. Su di lui era stata posta una taglia di cinque milioni di dollari.

 

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