«Scusate se non ho risposto ai vostri messaggi e alle vostre chiamate, sono molto stanco».
Wasseim Alsati, barbiere originario della Giordania, è uno dei superstiti della
strage in Nuova Zelanda. È stato ricoverato in ospedale dopo essere stato colpito da quattro proiettili, due nella schiena, uno nella pancia e uno al piede. E proprio dal letto d'ospedale ha registrato il videomessaggio, condiviso su
Facebook, per rassicurare tutti i suoi amici, dicendo loro che è sopravvissuto. E chiedendo di pregare per la figlia Allen, anche lei ferita, colpita da tre proiettili, e ricoverata in ospedale.
Nuova Zelanda, la lista delle vittime «
Pregate per me e per lei, speriamo che si riprenda» ha detto Wasseim, che si era trasferito a Christchurchsi, in Nuova Zelanda, cinque anni fa, per garantire un futuro migliore ai suoi figli.
E conclude: «Mi dispiace di non aver risposto ai vostri messaggi e alle vostre chiamate, ma in questo momento non sono in grado di farlo. Grazie per il vostro sostegno e per il vostro aiuto,
voglio solo sappiate che sto bene»
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