Ma quando l’autista gli ha chiesto perché il bagaglio fosse così pesante, ha annullato la corsa con una banale scusa. A quel punto ha prenotato una nuova macchina che lo ha portato in una strada secondaria, non troppo distante dal luogo del delitto, lì ha scaricato la borsa. L’autista però, dopo aver notato qualcosa di strano, ha telefonato alla polizia. Quando gli agenti sono arrivati sul posto non sapevano bene cosa cercare, poi hanno notato quel grosso borsone nero abbandonato vicino a dei secchioni, hanno guardato dentro, e hanno scoperto il cadavere della modella. Il rapporto degli investigatori sottolinea che Muzammil aveva conosciuto Mansi a una festa e l’aveva trovata molto attraente. E così con la scusa di scattargli delle foto l’aveva fatta cadere nella trappola. L’omicidio sarebbe avvenuto nella sua casa-studio. Il fotografo dopo l’arresto, durante l’interrogatorio, ha confessato: «L’ho chiamata con il pretesto di un servizio fotografico e poi gli ho chiesto di fare sesso con me. L'avrei potuta aiutare nella carriera di modella. Quando mi ha rifiutato, l’ho colpita alla testa con uno sgabello di legno e poi ho perso il controllo». Muzammil è stato arrestato a casa sua ora andrà a processo. Leggi l'articolo completo su
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