Svolta nel mistero McCann: «So che fine ha fatto Maddie». In chat la triste verità del pedofilo

Svolta nel mistero McCann: «So che fine ha fatto Maddie»; il pedofilo "parla" in chat
Tredici anni dopo la sua scomparsa, c’è una svolta nel caso di Madeleine McCann, la bambina britannica di cui si sono perse le tracce nel 2007 in Portogallo. «Crediamo che sia morta e abbiamo un sospettato», fa sapere la procura tedesca in collaborazione con Scotland Yard. 


L’uomo è il 43enne Christian Brueckner, già in carcere in Germania dove sta scontando una pena per lo stupro di una anziana turista. Qualora venisse accertato il suo coinvolgimento nel giallo della piccola scomparsa all’età di tre anni, dovrebbe rispondere anche delle accuse di omicidio o concorso in omicidio. L’annuncio in poche ore ha fatto il giro del mondo perché i capelli biondi e il viso di Maddie, come la chiama affettuosamente la stampa, sono rimasti impressi nella memoria di tutti per oltre un decennio. Anni in cui gli inquirenti hanno seguito molte piste e realizzato al computer possibili identikit aggiornati della bambina. E proprio all’inizio della vicenda le forze dell’ordine si erano imbattute nello stesso uomo accusato oggi. 

Brueckner - la cui identità è trapelata attraverso i media - aveva 30 anni all’epoca e si trovava non molto lontano dalla località turistica portoghese dove è scomparsa Maddie. Le indiscrezioni dei giornali tedeschi riportano che Brueckner ha vissuto a lungo in Portogallo, abitando in una fattoria vicino a Praia da Luz e poi in un camper con cui si spostava da un luogo all’altro. Ha dei precedenti per furti, spaccio di droga e abusi sessuali su minori ed è stato condannato a sette anni per violenza sessuale nei confronti di un’americana 73enne. Stupro avvenuto nella meta delle vacanze dei McCann 18 mesi prima che la piccola sparisse. L’ipotesi è che Brueckner sia entrato nella camera d’albergo per derubarli e che abbia rapito la bambina mentre i genitori cenavano al ristorante vicino.

I primi sospetti su di lui risalgono al 2008, ma la pista fu abbandonata per insufficienza di prove. A far riaprire il caso è stata una chat intercettata in cui l’uomo si sarebbe vantato di sapere che fine avesse fatto Maddie. La procura tedesca crede che possa aver avuto dei complici nell’omicidio e spegne così le speranze dei genitori di ritrovarla viva. Nel corso di una trasmissione televisiva la polizia ha diramato alcune informazioni, tra cui le foto di un camper e di una Jaguar, e lanciato un appello per incoraggiare eventuali segnalazioni. 


È caccia anche a un testimone chiave, una persona con cui il presunto pedofilo avrebbe parlato al telefono per circa un’ora la sera del sequestro. Intanto, i genitori di Maddie, Gerry e Kate McCann, ringraziano le autorità: «Noi continuiamo a sperare di riabbracciarla, ma siamo grati alle autorità per queste nuove informazioni».
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