Iran, Trump: «Pronti a colpire i siti culturali». Imbarazzo nell'amministrazione Usa
Urla "Allah Akbar" con un coltello in mano a Metz, ferito dalla polizia
«Se gli Usa compiranno un nuovo attacco dopo la rappresaglia iraniana per l'uccisione del generale Qassem Soleimani, Teheran «cancellerà Israele dalle carte geografiche». Lo ha affermato Mohsen Rezai, ex capo delle Guardie della rivoluzione, attualmente segretario del potente Consiglio per la determinazione delle scelte, un organo di mediazione fra le diverse istituzioni dello Stato. «Le truppe Usa saranno presto espulse dalla regione», ha aggiunto Rezai, citato dall'agenzia Fars, parlando questa sera ad una commemorazione di Soleimani a Teheran.
E sei missili avrebbero colpito in serata Baghdad, tre dei quali sulla Zona Verde. Lo riferisce Al Jazeera. Secondo fonti della polizia irachena, sei persone sono rimaste ferite negli attacchi.
Intanto da Ahvaz, nel sud-ovest dell'Iran, a Mashhad, città santa sciita nel nord-est, una marea umana si è radunata per l'ultimo saluto al capo della Forza al Qods dei Pasdaran e al suo fedele alleato Abu Mehdi al-Mouhandis, capo delle Brigate Hezbollah irachene alleate di Teheran. Una partecipazione in parte spontanea, in parte frutto di una mobilitazione organizzata dal regime, per dare una dimostrazione di compattezza in questa pericolosissima sfida con gli Usa.
Un camion ornato di fiori e coperto da un telo con disegnata la cupola della Roccia di Gerusalemme ha trasportato le bare dei due 'martirì facendosi strada lentamente attraverso la folla ad Ahvaz, capoluogo del Khuzestan, provincia devastata dalla guerra Iran-Iraq (1980-1988), durante la quale la stella del generale iniziò a brillare. L'omaggio a Soleimani si è ripetuto a Mashhad, dove la grande partecipazione popolare, secondo le autorità, ha fatto allungare i tempi previsti, costringendole a cancellare le cerimonie in programma successivamente a Teheran. Martedì è prevista la sepoltura del generale dei Pasdaran nella sua città natale, Kerman.
Bandiere verdi dell'Islam e rosse a simboleggiare il sangue dei martiri sventolavano tra la folla, dalla quale si è levato a più riprese il grido di 'Morte all'Americà. Lo stesso slogan è stato scandito dai deputati durante una seduta del Parlamento di Teheran, che ha fatto appello alla rappresaglia contro gli Usa. Mentre a Beirut il capo dell'Hezbollah libanese, Seyed Hassan Nasrallah, ha parlato di «bare dei soldati americani» che presto cominceranno «a tornare negli Stati Uniti». La risposta dell'Iran all'uccisione di Soleimani «sarà sicuramente militare e contro siti militari», ha affermato Hossein Dehghan, consigliere militare della Guida suprema iraniana Ali Khamenei. Ma Teheran soppesa ancora le prossime mosse, consapevole che un passo falso potrebbe avere conseguenze catastrofiche.
Tensioni tra Iran e Usa: innalzata la sicurezza per stazioni, ambasciate e scuole
E intanto valuta la possibilità di seguire le vie diplomatiche.
Di Battista va in Iran, il viaggio che imbarazza i grillini e spiazza il ministro Di Maio
Tensioni tra Iran e Usa: innalzata la sicurezza per stazioni, ambasciate e scuole
Papa Francesco: «La guerra porta solo morte e distruzione, mantenere l'autocontrollo»
Leggo.it