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La donna, Ayumi Kuboki, giapponese che lavorava presso l'ospedale Oguchi di Yokohama, ha ammesso di aver preso di mira i pazienti in condizione molto grave. Secondo lei la loro morte era solamente questione di tempo ma temeva che potesse arrivare durante i suoi turni. Per prassi infatti, a dare l'annuncio del decesso alla famiglia sono medici e infermieri. L'infermiera però non si sentiva in grado di affrontare un momento così delicato. Non aveva il coraggio di informare i famigliari del decesso dei loro cari.
«Sarebbe stata dura se la responsabilità fosse ricaduta su di me», ha detto alla polizia che l'ha arrestata in seguito alla morte di una donna di 88 anni alla quale è stato riscontrato un grande quantitativo di veleno nel suo sangue. Leggi l'articolo completo su
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