Guerra nucleare, Medvedev: «Minaccia ora è più alta che ai tempi della crisi dei missili a Cuba»

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev: «Conversazione intercettata di alti ufficiali militari tedeschi su potenziali attacchi al ponte russo in Crimea»

Medvedev: «Minaccia nucleare più grave che nel 1962». Russia e Germania, scoppia il caso intercettazioni

Medvedev: minaccia nucleare più grave che nel 1962

«La minaccia principale ora è la minaccia di un conflitto nucleare» e «questa minaccia è cento volte più grande (...) rispetto a quella del 1962, durante la crisi missilistica cubana»: lo ha dichiarato il vice presidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitri Medvedev, durante un forum dedicato ai giovani. Lo riporta la Tass. «Siamo onesti - ha affermato Medvedev - allora non eravamo in guerra con gli Stati Uniti, stavamo solo misurando le nostre capacità, niente di più, ma ora stanno combattendo con noi, guardate cosa sta succedendo», ha detto Medvedev.

Medvedev: «La minaccia di un conflitto nucleare ora è più grave che nel 1962»

«La minaccia principale ora è la minaccia di un conflitto nucleare» e «questa minaccia è cento volte più grande (...) rispetto a quella del 1962, durante la crisi missilistica cubana»: lo ha dichiarato il vice presidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitri Medvedev, durante un forum dedicato ai giovani. Lo riporta la Tass. «Siamo onesti - ha affermato Medvedev - allora non eravamo in guerra con gli Stati Uniti, stavamo solo misurando le nostre capacità, niente di più, ma ora stanno combattendo con noi, guardate cosa sta succedendo», ha detto Medvedev.

Lavrov: "Paesi Ue aiutano oppositori in vista delle presidenziali"

La Russia ha le prove che ambasciate dei Paesi della Ue stanno lavorando a meccanismi di sostegno all'opposizione extraparlamentare in vista delle elezioni presidenziali del 15-17 marzo. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, citato dalla Tass.

L'intelligence militare ucraina (Diu) ha rivendicato un cyber attacco ai server del ministero russo

L'intelligence militare ucraina (Diu) ha rivendicato un cyber attacco ai server del ministero russo della Difesa, grazie al quale ha ottenuto dati sulla leadership militare, gli ordini, le direttive e i rapporti. Nell'operazione, «ha avuto un ruolo importante il vice ministro russo della Difesa Timur Vadimovich Ivanov», affermano i servizi, senza offrire molti altri dettagli. «L'intelligence ucraina possiede ora un software di protezione e criptaggio, usato precedentemente dal ministero russo della Difesa, così come di una miniera di documenti ufficiali classificati appartenenti al ministero russo della guerra», hanno annunciato su Telegram i servizi militari ucraini, citati da Ukrainska Pravda. Le informazioni comprendono ordini, rapporti, direttive e rapporti condivisi fra le oltre 2mila unità strutturali del ministero della Difesa russo. «L'analisi dei dati ottenuti -si legge- ha anche aiutato a identificare i generali, altri alti funzionari delle unità strutturali del ministero della Difesa, così come vice, assistenti e specialisti, tutti colori che usavano il software elettronico per far circolare i documenti chiamato Burocrat». La Diu ha specificatodi aver ottenuto documenti ufficiali dal vice ministro della Difesa Timur Vadimovich Ivanov il quale «ha svolto un ruolo importante nel successo del cyberattacco»

Il Cremlino: coinvolgimento diretto dell'Occidente in Ucraina

Le conversazioni intercettate degli ufficiali tedeschi mostrano il coinvolgimento diretto dell'Occidente nel conflitto in Ucraina. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalle agenzie russe.

Il ministero degli Esteri russo ha convocato l'ambasciatore tedesco a Mosca

Il ministero degli Esteri russo ha convocato l'ambasciatore tedesco a Mosca, Alexander Lambsdorff, sulla vicenda della conversazione segreta fra militari tedeschi intercettata, in cui si parlava di potenziali attacchi al ponte russo in Crimea. Lo scrive l'agenzia Tass, che cita una fonte.

 

Zelensky: "Non ci siano ritardi sulle forniture di armi"

Nuovo appello del presidente ucraino Volodymyr Zelensky agli alleati nella guerra contro la Russia. In un post su X il leader ucraino ha affermato che «di fronte a questa guerra i russi e i terroristi non devono avere alcuna speranza e devono invece percepire che esiste una forza che distrugge coloro che cercano di distruggere la vita. Ogni partner sa cosa è necessario», ma «la cosa principale è la volontà politica di realizzarlo. Per garantire un livello di forniture che possa aiutare» Secondo Zelensky «se ciò non accade e l'America o l'Europa perdono contro i droni Shahed o i jet russi,» tutto ciò «passerà alla storia come uno dei capitoli più vergognosi. Il male non dovrebbe mai essere incoraggiato. Ma neanche le decisioni deboli, i ritardi nelle forniture o le indecisioni».

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