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Qualche giorno fa, il 29 maggio, su una pagina Facebook affiliata Anonymous aveva accusato la polizia di Minneapolis di precedenti di violenza e di corruzione già prima della morte di Floyd: un uomo incappucciato con la maschera di Guy Fawkes sottolineava nel video come “negli ultimi vent’anni 193 persone sono state uccise dalla polizia nel Minnesota”. “Questi assassini non affrontano mai la giustizia per le loro azioni”.
Anonymous ha così rivendicato di essere entrata nel sistema radio della polizia di Chicago (la canzone ‘Fuck the Police’ sarebbe stata diffusa sulle frequenze utilizzate dagli agenti), per poi diffondere un documento sui legami tra Trump e Epstein: non è ancora chiaro se il documento sia autentico, ma ciò che è certo è che le polemiche, e gli scontri, sono ormai durissimi.
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