Leggi anche > «Mi starnutiscono addosso»: autista di bus muore di Covid-19 dopo aver denunciato sui social i passeggeri
Ha raccontato tutto sui social, stanca di leggere lamentele a causa del lockdown. Essere costretti a restare a casa non è così grave rispetto a quello che lei e i suoi colleghi devono affrontare ogni giorno. Ed è così che nel resto d'Europa si ripete quanto successo in Italia.
«Se hai difficoltà a metterti nei panni degli operatori sanitari in questo momento farò del mio meglio per farti capire cosa sta accadendo. - ha scritto su Instagram - Ho scritto le mie ultime volontà e le ho messe da parte nella mia stanza dicendo al mio ragazzo di provvedere se dovessi andarmene. Ho 21 anni, ma sono in prima linea contro il virus e potrei morire».
Infine, come riporta anche il Mirror, l'appello a sostenere il servizio sanitario nazionale con fondi concreti e non soltanto con gli applausi. «Ridicolo aspettarsi che gli infermieri sacrifichino le loro vite per il bene superiore e per un salario minimo. È un momento terrificante per tutti noi, dove anche i più esperti stanno imparando qualcosa di nuovo». Leggi l'articolo completo su
Leggo.it