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Nel settembre di due anni fa Christina, che oggi ha 40 anni, fuggì con il figlio a Webster, nel Massachusetts, a casa di sua madre. La polizia, che nel frattempo si era attivata per trovare il bimbo, andò a cercarla lì solo dopo qualche tempo, ma a quel punto lei si era già dileguata. Il padre tappezzò tutta la città con appelli e foto del figlio e della ex moglie con cui invitava chiunque sapesse qualcosa a farsi avanti, ma tutto tacque fino al luglio successivo, quando l'auto di Christine fu individuata nel Maine: anche questa volta, però, nessuna traccia dei due. Per più di un anno, da allora, di madre e figlio non si è più saputo nulla.
Proprio quando Christine pensava di averla fatta franca, però, è arrivata una soffiata anonima al Centro nazionale per i bambini scomparsi: martedì scorso qualcuno l'aveva vista e riconosciuta a Orlando, in Florida, a 2.400 km di distanza dal Massachusetts. La polizia di Webster, in collaborazione con gli agenti di Orlando, questa volta non ha perso tempo: martedì sera Christine era già in manette, mentre il piccolo Matthew, che ora ha 5 anni ed è stato trovato in buono stato di salute, è stato affidato al Dipartimento per i bambini e le famiglie prima di essere riconsegnato al padre. Negli ultimi dieci mesi madre e figlio avevano vissuto a Orlando a casa di un parente, Warren Hale, che li aveva ospitati senza dire nulla a nessuno, pur sapendo che il piccolo era stato sottratto al padre. Finita la sua folle fuga, Christina dovrà ora rispondere davanti al giudice per aver rapito il figlio. Leggi l'articolo completo su
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