Bielorussia, un volo Ryanair partito da Atene e diretto a Vilnius è stato dirottato a Minsk da alcuni aerei militari. L'ordine era giunto ufficialmente per un "allarme bomba" a bordo, ma in realtà era un pretesto per arrestare Roman Protasevich, giornalista e oppositore del premier Aleksandr Lukashenko.
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Lo scorso novembre le autorità bielorusse avevano inserito Roman Protasevich, tra gli autori di un canale Telegram anti-regime, Nexta, nell'elenco delle «persone coinvolte in attività terroristiche». L'uomo è stato immediatamente arrestato all'atterraggio a Minsk. Lo denuncia la leader dell'opposizione bielorussa, Svetlana Tikansovskaya, che su Twitter scrive: «Il regime ha costretto l'atterraggio dell'aereo Ryanair a Minsk per arrestare il giornalista e attivista Roman Protasevich. Rischia la pena di morte in Bielorussia. Chiediamo il rilascio immediato di Raman, indagini dell'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile e sanzioni contro la Bielorussia». Nel frattempo, il ministro degli Esteri della Lituania, su Twitter, ha dichiarato di essere «al lavoro con i partner internazionali per portare in sicurezza tutti i passeggeri verso Vilnius».
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L'Unione Europea ha chiesto l'immediato rilascio di tutti i passeggeri dell'aereo Ryanair costretto ad atterrare a Minsk, in Bielorussia. L'episodio è stato duramente condannato all'unisono dai presidenti del Parlamento Ue, David Sassoli, della Commissione Ursula von der Leyen, del Consiglio Charles Michel e dall'Altro rappresentante Ue Josep Borrell. «TUTTI i passeggeri devono essere in grado di continuare il loro viaggio immediatamente», ha scritto Borrell in un tweet, chiedendo implicitamente il rilascio dell'oppositore in esilio Roman Protasevich.
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