Non si finisce mai: tra dieci giorni - il 16 giugno - scade il termine per il pagamento della prima dell'Imu, l'imposta sugli immobili. Poi ci sarà da pager l'Irpef e entro fine luglio la prima rata della Tari, la tassa sui rifiuti urbani. E in genere ci si troverà a fare i calcoli con un tributo in aumento. Solo pochi Comuni, infatti, hanno "aderito" alla possibilità prevista dal dl Rilancio di diminuire la Tari fino al 20%. La maggioranza dei Comuni italiani, grandi o piccoli c'è poca differenza, proprio in questi giorni ha deliberato - o sta per deliberare - aumenti del tributo che arrivano anche a +15%.
Chi deve pagare la Tari
Devono pagare la Tari tutti i contribuenti titolari a qualsiasi titolo di locali e/o aree cosiddette “scoperte” suscettibili di produrre rifiuti urbani. Non rientrano le aree scoperte pertinenziali o accessorie ai locali tassabili. come ad esempio le cantine, le terrazze scoperte, i balconi, i giardini, i cortili o anche i posto auto scoperti.
IMMOBILI LOCATI
Nel caso di abitazione o locale in affitto è l'inquilino a dover versare la tassa sui rifiuti.
SECONDE CASE
La Tari si paga anche sulle seconde case. Molti Comuni però prevedono agevolazioni ed esenzioni per case disabitate, case vacanza, immobili abbandonati o anche case concesse in locazione o in comodato d’uso a parenti. E' sempre bene quindi, prima di pagare, andare a controllare norme e regolamenti sul sito del Comune docìve è ubicato l'immobile.
RESIDENTI ALL'ESTERO
La Legge di Bilancio 2021 prevede la riduzione della Tari di due terzi per le abitazioni di soggetti che non risiedono in Italia. La norma, però, si applica soltanto per una abitazione che non deve essere stata concessa in comodato a terzi e non deve essre stata locata. Per ottenereb l'agevolazione occorre presentare domanda al Comune entro il 30 giugno.
CASE DISABITATE O INAGIBILI
Per gli immobili disabitati o inagibili e, dunque, più in generale, per tutte quelle abitazioni che non sono utilizzate è prevista l'esenzione Tari.
ZONE NON SERVITE
In base alla legge 147/2013 nelle zone in cui non è effettuata la raccolta, la Tari è dovuta in misura non superiore al 40 per cento della tariffa da determinare, anche in maniera graduale, in relazione alla distanza dal più vicino punto di raccolta rientrante nella zona perimetrata o di fatto servita. Il contribuente inoltre ha diritto al 20% e 40% di sconto sulla tassa qualora il servizio di raccolta dei rifiuti non venga effettuato in modo corretto o venga interrotto.
BONUS TARI
I contribuenti che hanno un ISEE inferiore ad una certa soglia potranno godere di una riduzione di costo sulla tassa, come già avviene per il bonus sociale luce e gas. Anche per il bonus Tari la detrazione è applicata automaticamente senza dover compilare alcuna domanda, purché si rispettino i seguenti requisiti:
nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 8.107,5 euro;
famiglie numerose con un ISEE non superiore a 20.000 euro;
beneficiari del Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.
SCADENZE PAGAMENTI
La Tari è un tributo comunale e non esiste una normativa nazionale. Il pagamento della tassa sui rifiuti non segue un calendario univoco per tutti i Comuni, poiché ogni Comune stabilisce le proprie scadenze, oltre all’importo da versare. In genere però i termini entro i quali pagare la tassa sui rifiuti sono tre: primo acconto entro la fine di aprile, secondo acconto entro la fine di luglio, saldo dopo il 1 dicembre.
IL CALCOLO
Generalmente è il Comune ad inviare i bollettini con il calcolo dell’importo dovuto a titolo di Tari e con le scadenze per il versamento. Il calcolo si base sui metri quadrati della superficie tassabile dell'immobili e sul numero dei componenti del nucleo familiare.
COME SI PAGA
Ad essere diverse da Comune a Comune sono anche le modalità di pagamento. In generale comunque esistono tre sistemi di pagamento del tributo: con bollettino postale; con MAV; con modello F24.
Per procedere al pagamento della tassa sui rifiuti con modello F24, occorre inserire nella “SEZIONE IMU ED ALTRI TRIBUTI LOCALI” il codice tributo 3944.
I modelli F24, utilizzati per vari pagamenti quali appunto tasse e imposte, possono essere pagati anche online, in tre modalità differenti: sul sito di Poste Italiane con PostePay o con carta di credito dopo aver effettuato l'accesso con Spid.; sul sito dell’Agenzia delle Entrate attraverso F24 web (anche qui occorre Spid o crdenziali digitali) ; sul sito della propria banca.
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