LA DENUNCIA
Da qui la decisione di passare alle vie legali per uno scontro tra Regione e medici che assume toni sempre più aspri. Alla base l'applicazione del Piano socio-sanitario regionale che comprende la sanità diffusa sul territorio a partire dalle medicine di gruppo integrate. Queste permettono ai medici di famiglia di guadagnare mediamente 30mila euro di più l'anno. Una cifra che va a sommarsi a redditi che sulla carta sono circa il doppio di quelli dei colleghi che lavorano in ospedale.
I REDDITI
Un medico di medicina generale, con 1.300 assistiti, guadagna 95mila euro l'anno che diventano 120mila se il medico opera in una Medicina di gruppo integrata. Con 1.500 pazienti, invece, il medico guadagna 107mila euro che passano a 136mila se lavora in una medicina di gruppo integrata. La Regione ha quantificato che il maggior impegno richiesto in una Medicina di gruppo integrata è ricompensato con 32mila euro l'anno per 1.300 assistiti a medico e 36mila euro per 1.500 assistiti. Mentre la spesa complessiva sostenuta dalla Regione per i medici di medicina generale ammonta a 394 milioni e 350mila euro. Quanto a redditi i medici di famiglia veneti sono terzi nella classica nazionale.
IN OSPEDALE
Redditi che in ospedale vengono raggiunti solo dai direttori di struttura complessa, che sono i vecchi primari. Loro portano a casa una retribuzione lorda annua che si aggira sui 110mila euro. Per i direttori che coordinano l'attività di più reparti della stessa area, i cosiddetti superprimari, va aggiunta un'indennità che varia dai 15mila ai 25mila euro l'anno. Cifre che quasi si dimezzano per i dirigenti medici ospedalieri che hanno redditi di poco superiori ai 60mila euro lordi. Si tratta di stipendi medi che comunque possono variare in base all'anzianità di servizio del professionista e all'ammontare della consistenza dei fondi aziendali. Leggi l'articolo completo su
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