Il Coronavirus ha sollevato il velo sulla realtà italiana: a sostenere la base della nostra piramide c'è una grande economia, sommersa e buia. Un'economia parallela e invisibile, fatta di milioni di micro-redditi (quello del facchino che aiuta a traslocare), di innumerevoli nano-transazioni (l'euro al posteggiatore abusivo), tutte in nero. Eurispes la stima in 540 miliardi di euro, un terzo del PIL totale. In questa lunga Quaresima nazionale, nella quale si ragiona su come far ripartire l'Italia dopo il virus, ancora una volta il Mezzogiorno rischia di restare ai margini: problema, non opportunità. E facciamo male, perché la linea si traccia proprio partendo da lì. Leggi l'articolo completo su
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