L'euro digitale fa passi da gigante. Secondo il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, la proposta legislativa per il progetto di una valuta digitale nato in risposta alle criptovalute Libra e Dieme (lanciata da Facebook) verrà presentata «entro la prima metà del 2023» per poi avviare i negoziati con «il Parlamento europeo e gli Stati membri».
Dombrovskis lo ha annunciato oggi nel suo intervento alla conferenza congiunta con la Bce sull'euro digitale. «Le società e le economie europee si stanno rapidamente digitalizzando, dobbiamo abbracciare l'era digitale» e «anche il nostro sistema monetario deve adattarsi a un futuro digitalizzato», ha evidenziato.
Che cos'è l'euro digitale
Il progetto di un euro digitale vede già a lavoro l'Europa, che lo ritiene necessario considerato lo sviluppo globale delle criptovalute. Si tratta di una valuta digitale emessa dalla Banca centrale europea che sarà accessibile a tutti i cittadini, così come monete e banconote reali, ma in forma digitale. Non si tratta di una criptovaluta: la differenza sta nel fatto che queste sono volatili, ovvero mancanti di un valore intrinseco, oltre a non essere supportate da alcuna istituzione affidabile. L'euro digitale, al contrario, è una valuta con valore pari all'euro fisico, oltre ad essere emmesso dalla Bce che ne garantisce la stabilità rispetto ai contraccolpi di mercato.
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