Leclerc e Sainz giurano amicizia: «Collaboriamo per far vincere il Mondiale alla Ferrari»

Da sinistra, Carlos Sainz e Charles Leclerc i piloti della Ferrari con l'abbigliamento 2023

Come ai vecchi tempi, quando la F1 era “artigianale”. In pochi minuti un concentrato di emozioni, senza poter riprendere fiato. Con i tre moschettieri che hanno tentato, con i loro comportamenti affabili e le dichiarazioni di guerra contro i nemici, di togliere parte dei riflettori all’atteso battesimo della SF-23. Un film degno di Hollywood che alla fine è stato perfettamente bilanciato: mostrare troppo le forme seducenti della nuova vedette accendeva una certa gelosia. D’accordo, una parte dei segreti sarà pure sotto il vestito, ma regalare agli avversari troppi primi piani a due settimane dal via era fortemente sconsigliato.

Non a caso la scena è stata tutta di Fred, Carlos e Charles, un nuovo quadretto di famiglia che funziona assai, con animi distesi ed una voglia matta di cominciare. Il team principal è stato il primo a non nascondersi dietro il suo esordio: «Non scherziamo, chi lavora in questo tempio, può avere un solo obiettivo: vincere il Campionato del Mondo». I piloti, debitamente briffati, erano sulla stessa lunghezza d’onda. Anche se il guerriero Leclerc non deve certo essere aizzato. Lui lo scorso anno caricava a testa bassa anche quando l’olandese volante aveva già vinto una decina di gran premi e alla Rossa era stato chiuso il rubinetto della benzina per non mandare in fumo altri V6.

«Ho fatto solo due giri e ho già dato alcune sensazioni ai tecnici - racconta il principino - lo scorso anno abbiamo avuto dei problemi, inutile negarlo. L’affidabilità non è stata all’altezza ed anche io ho imparato molto. La gestione delle gomme non è stata perfetta e su questo abbiamo lavorato molto. Il mio obiettivo? Semplice, vincere il Campionato. Se non ci credessi starei a casa...». Un Carlos rilassato e in forma come non mai, si accoda: «Nel 2022 non ho trovato subito il feeling con le regole cambiate. A fine stagione, invece, sono arrivato dove devo essere. Certo che dobbiamo vincere. Io e Charles andiamo d’accordo, ci spingiamo a vicenda per migliorare entrambi».

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