Una donna acclamata come «la scienziata più sexy del mondo», e che vanta anche un notevole seguito sui social come Instagram e TikTok, ha recentemente parlato dell'orribile scoperta fatta all'interno di un gigantesco pitone durante una procedura di autopsia.
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Alligatore divorato dal pitone
La geoscienziata Rosie Moore ha accumulato un enorme seguito su Instagram, grazie ai suoi coraggiosi incontri con alcune delle creature più temute del mondo.
In Florida, la legge prevede che i pitoni birmai vengano soppressi a causa della loro lunga aspettativa di vita e della rapida riproduzione, che li rende una minaccia per la varietà della fauna selvatica a causa della loro voracità. Ed è proprio l'ultimo pasto del pitone analizzato dalla Moore ad aver scatenato l'attenzione degli utenti social. «Gli agricoltori hanno inviato una foto al mio laboratorio e hanno detto 'abbiamo preso questo pitone, gli abbiamo già fatto l'eutanasia... ha un enorme rigonfiamento dello stomaco'», ha ricordato la scienziata nel podcast, .spiegando che inizialmente il timore fosse che il grosso serpente avesse ingoiato un essere umano.
L'autopsia
Inizialmente gli scienziati avevano ipotizzato che il serpente avesse probabilmente ingoiato un grosso mammifero, come un cervo, «fino a quando non è arrivato in laboratorio e appena l'abbiamo guardato abbiamo detto 'è un alligatore'. Si vedevano i rigonfiamenti delle gambe all'esterno». L'enorme serpente era troppo grande per qualsiasi tavolo operatorio della squadra, quindi hanno sparso i sacchi della spazzatura sul pavimento di un grande capannone per eseguire l'autopsia. Rosie all'epoca era responsabile degli account sui social media della squadra, quindi ha filmato l'intera procedura. Ha spiegato: «Abbiamo tirato fuori tutto ed è stata la cosa più disgustosa di sempre…Ma l’alligatore era completamente intatto». La corazza ossea dell'alligatore aveva resistito ai succhi digestivi del serpente e lo aveva mantenuto integro. «Probabilmente è rimasto lì per almeno una settimana o due perché i tessuti molli si erano già decomposti, ma le placche ossee erano ancora intatte, quindi è rimasto lì abbastanza tempo per decomporsi», ha continuato. Ha detto che gli alligatori possono trattenere il respiro per “ore” e quindi probabilmente non era stato soffocato, ma il pitone lo aveva stretto così forte che tutti i vasi sanguigni nel suo cervello sarebbero scoppiati.
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