Si tratta di un programma pilota che mira a rilevare le infezioni utilizzando il sudore raccolto con delle salviettine passate sul collo dei passeggeri in arrivo. Il cane impiega una decina di secondi ad 'esaminarle', e l'intera operazione dura circa un minuto. Se il cane rileva il virus, il passeggero viene poi sottoposto al più tradizionale tampone.
Citata dal Guardian, Anna Hielm-Bjorkman dell'Università di Helsinki, che sta supervisionando il programma, ha affermato che il processo «è molto promettente», e «se funziona, potrebbe rivelarsi un buon metodo di screening in altri luoghi» come ospedali, case di cura o centri sportivi. Nei test preliminari dell'università, i cani - che in precedenza erano stati utilizzati per rilevare malattie come il cancro e il diabete - sono stati in grado di identificare il virus con un'accuratezza quasi del 100%, anche giorni prima che un paziente sviluppasse i sintomi, scrive la stessa fonte. Leggi l'articolo completo su
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