Giornata del cane, cinque motivi per cui averlo migliora la qualità della vita
« Purtroppo anche Tenny aveva una storia drammatica alle spalle - continua Cristina –. Anzi, sono diventata un’animalista convinta proprio grazie a lui. Tenny era il cane di una famiglia di San Marino a San Nazario. Poco distante da casa mia. Il primo febbraio del 2017, la sera verso le 21.30 quell’abitazione andò a fuoco e persero la vita tre fratellini di 6, 4 e 3 anni, Nikolas, Timoty e Lucrezia Facco. Mentre il quarto bambino, Mattia, che ai tempi aveva 5 anni, riuscirono ad estrarlo ancora vivo. Anche se in gravi condizioni. Notai Tenny passare le giornate nel cimitero, sulle tombe dei bambini. Appena iniziava ad imbrunire tornava nel rudere della casa andata in fiamme. Allora inizia a portargli da mangiare tutti i giorni. Così per tre anni. Poi decisi di adottarlo e portarlo a vivere con me. Quella “bestiola” tutte le mattine della sua vita terrena è andato sulla tomba di quei bimbi e nel pomeriggio tornava a casa per coccolarmi».
Gabriella Patruno, dell’associazione “Amici del Cane” di Atri, ha già masso in moto la macchina per preparare le pratiche di pre-adozione, come previsto dalla legge vigente, per Zora. La sua padrona aveva 74 anni e si chiamava Sorde Marianne Anne Liese Reinhard. Tedesca, era da anni residente nella città rivierasca. Aveva adottato questa cucciola dal canile pubblico di Atri due anni fa, dopo la perdita del marito. Leggi l'articolo completo su
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