Roma: Menabò, la bellezza (e il gusto) della cucina semplice

Roma: Menabò, la bellezza (e il gusto) della cucina semplice
In cucina, Paolo. In sala, Daniele, che dopo le esperienze presso Stazione di Posta e Marzapane si è concentrato sul mondo del vino. È una cucina legata al territorio, forte della tradizione ma capace pure di interessanti riletture e incentrata sull’attenta selezione delle materie prime, locali e anche biologiche, quella proposta nell’enosteria Menabò, enoteca con cucina di Paolo e Daniele Camponeschi, divenuta un riferimento a Centocelle per appassionati del mangiare e bere bene.


La parola d’ordine è semplicità. L’ambiente è accogliente, l’arredo volutamente minimal. La carta - in realtà, lavagna - cambia spesso, fino a due volte al mese, per seguire la stagione e le golosità del mercato, nonché ovviamente per sottolineare la curiosità che nutre il progetto dei due fratelli. «Non facciamo piatti romani, gourmet o alla moda come quelli con la frutta esotica», spiegano. L’idea è proprio proporre una cucina solida, “rassicurante”, essenziale, fatta di sapori noti che sanno comunque sorprendere, dal baccalà in pastella di ceci, insalata di puntarelle e salmorejo ai bucatini arrancati, cozze e broccolo romanesco, dalla padellaccia di polpo, carciofi e patate fino al tiramisù soffice e croccante. Ricca la selezione di formaggi proposti in tagliere con miele e composte. Paolo ha trascorso tre anni in Abruzzo dove ha imparato le varie fasi di produzione casearia. La cantina vanta 180 etichette di produttori artigiani.

Menabò - Roma, via delle Palme 44 D/E - tel. 06/86.93.72.99 Chef: Paolo Camponeschi Chiuso lunedì; aperto da martedì a venerdì solo a cena; sabato e domenica anche a pranzo. Costo medio 30/40 euro
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