Roma, da Colline emiliane i tortellini che stregano la Capitale da 80 anni

Roma, da Colline emiliane i tortellini che stregano la Capitale da 80 anni
Tortellini, passatelli o quadrucci in brodo. Insieme a tagliolini di culatello, tagliatelle alla bolognese, anatra all’arancia, giambonetto di vitello o al roast-beef con purea, brasato di manzo con cipolline in agrodolce, manzo bollito. Ma anche gli antipasti con affettati di culatello di Zibello, prosciutto di Langhirano, coppa di Piacenza, lo squacquerone e i dolci, mousse di Zabaione, la torta di noci e caramello, sono tutti da assaggiare. In questo piccolo ristorante da poco ristrutturato dietro via del Tritone, a due passi da Fontana di Trevi e da piazza Barberini, è il ritorno alle cose semplici di una volta il punto forte. Nessun piatto sofisticato, solo tanta tradizione.


Aperto agli inizi degli anni Trenta, era stato tanto amato da attori e registi della Dolce Vita, da Guttuso e da Manzù. Sono i due titolari, Anna e Paola Latini, che ancora oggi ogni mattina vanno a fare la spesa e mettono in menu le più antiche ricette emiliane. La pasta fatta a mano a vista dalla grande vetrata che dà sulla stradina di via degli Avignonesi, insieme a dolci tipici appena sfornati. Compresa la “mela stregata”, un dolce farcito che va letteralmente a ruba. Qui la gente aspetta in fila pur di ricavarsi un posto.


Colline emiliane Roma, via degli Avignonesi, 22 Tel. 06/4817538 - chiuso il lunedì e la domenica a cena. Costo medio: 45 euro Leggi l'articolo completo su
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