Choc in Campania, scampato all'incidente
si impicca in garage: Vito muore a 37 anni

Choc in Campania, scampato all'incidente ​si impicca in garage: Vito muore a 37 anni

di Francesco Faenza
EBOLI - È uscito di casa alle sette di mattina. Il padre lo ha trovato in garage, a mezzogiorno. Vito Basilio, 37 anni, si era impiccato.







Guardia giurata, appassionato di bicicletta, Basilio era fidanzato e molto conosciuto in via Usa. Ieri mattina, il gesto estremo, il suicidio in garage. Il motivo è ancora ignoto. Vito non ha lasciato alcun biglietto. I genitori, la fidanzata, gli amici, sono tutti addolorati per questa scelta tragica. Nel rione Pezza Paciana, in tanti cercano invano una spiegazione.



Nell'aprire il garage, il papà ha visto il corpo di Vito, ha chiesto aiuto, ha urlato disperato. I commercianti di via Usa sono accorsi nel locale a piano terra. Hanno aiutato Alfonso, il papà disperato. Hanno calato il corpo di Vito, il figlio deceduto. I tentativi di rianimare la guardia giurata si sono rivelati inutili. Vito era morto già da diverse ore, ucciso dalla corda appesa al soppalco del garage. In zona sono giunti i carabinieri di Eboli. Il capitano Cisternino e il luogotenente Garrisi hanno aperto un'indagine. Nel pomeriggio in via Usa è giunto il medico legale Quaranta. Effettuato l'esame esterno, la salma di Basilio è stata liberata.



Un anno fa, Vito fu vittima di un grave incidente autostradale. Rientrava a casa dopo un turno di notte, un camion gli finì addosso. Basilio riportò numerose ferite, venne ricoverato, rimase immobile a letto per diversi giorni. Conclusa la riabilitazione, è tornato a lavoro. Faceva il vigilantes per la società La Torre, impiegato presso la sede Inps di Battipaglia. Centinaia i messaggi di cordoglio alla famiglia.

Dal mondo dei vigilantes: «Vito era la migliore guardia giurata tra tutti noi» ricorda Massimo Fabbiano. Lutto anche nel mondo dei ciclisti da strada: «Siamo sgomenti, senza parole. Chi ha conosciuto Vito non riuscirà mai a dimenticarlo» ha dichiarato Damiano Capaccio, medico e dirigente della Eboli Sele Bike.



«Siamo usciti insieme pochi giorni fa, gareggiavamo a gran velocità» afferma Massimo Coralluzzo.

Alto, magro, fisico sportivo, Vito era la mascotte del gruppo ciclistico. Alle 16 di ieri pomeriggio l'indagine è stata chiusa. La salma di Vito è stata restituita ai familiari per la cerimonia funebre, in programma domani nella chiesa di Santa Maria della Pietà.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Gennaio 2015, 09:44