Uccise una prostituta in riva al Po,
albanese arrestato 15 anni dopo

Uccise una prostituta in riva al Po, arrestato 15 anni dopo
PIACENZA - Il suo volto è rimasto impresso nella memoria di chi ha seguito la vicenda della giovane lucciola equadoriana brutalmente uccisa in riva al Po. Oggi il nome di Erjon Sejdiraj, albanese di 37 anni, può essere finalmente cancellato dalla lista dei latitanti più pericolosi d'Italia. I carabinieri gli davano la caccia da 15 anni. Ora si trova in carcere con l'accusa di omicidio pluriaggravato in concorso e sequestro di persona. L'uomo era ricercato dal febbraio del 2000, da quando cioè venne scoperto il cadavere della ventenne Betty Yadira Ponce Ramirez.







Per quel delitto, maturato all'epoca come ritorsione nell'ambiente della prostituzione piacentina, vennero indagati tre albanesi, poi processati in contumacia e condannati a pene tra i 23 anni e l'ergastolo.
Uno di loro era stato preso nel 2006, ma gli altri due erano ancora latitanti. Tra questi vi era Erjon Sejdiraj, considerato il più pericoloso, il capo della banda. A tradirlo è stata una telefonata fatta qualche tempo fa ai suoi parenti in Italia dal Belgio, la nazione dove si era rifugiato dal 2006 sotto falsa identità. In questi mesi i carabinieri di Piacenza lo hanno individuato in una cittadina al confine con la Francia e lo hanno arrestato. Ora si è in attesa dell'estradizione.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Agosto 2015, 10:46
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