Per quel delitto, maturato all'epoca come ritorsione nell'ambiente della prostituzione piacentina, vennero indagati tre albanesi, poi processati in contumacia e condannati a pene tra i 23 anni e l'ergastolo.
Uno di loro era stato preso nel 2006, ma gli altri due erano ancora latitanti. Tra questi vi era Erjon Sejdiraj, considerato il più pericoloso, il capo della banda. A tradirlo è stata una telefonata fatta qualche tempo fa ai suoi parenti in Italia dal Belgio, la nazione dove si era rifugiato dal 2006 sotto falsa identità. In questi mesi i carabinieri di Piacenza lo hanno individuato in una cittadina al confine con la Francia e lo hanno arrestato. Ora si è in attesa dell'estradizione.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Agosto 2015, 10:46
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