Il responsabile della fuga di centinaia di documenti riservati del Pentagono potrebbe essere un giovane - all'apparenza un 20enne - razzista e appassionato di armi che lavorava in una base militare e che stava cercando di impressionare, con le sue rivelazioni, un gruppo di una chat su Internet. Lo rivela il Washington Post.
Ecco la talpa del Pentagono
Il Washington Post ha intervistato un membro adolescente del gruppo, che ha descritto l'uomo, indicato con le iniziali «OG», mostrando la corrispondenza online, fotografie e video. Il Post ha anche visto un video dell'uomo in un poligono di tiro con un grosso fucile, che «urla una serie di insulti razzisti e antisemiti alla telecamera, poi spara diversi colpi contro un bersaglio». I documenti trapelati hanno messo a nudo i segreti sui preparativi dell'Ucraina per una controffensiva primaverile, lo spionaggio degli Stati Uniti su alleati come Ucraina, Corea del Sud e Israele e le tensioni tra Washington e le capitali alleate sull'armamento di Kiev.
«SCREDITARE GLI USA»
Ci sono prove crescenti che la fuga di notizie non sia stata un'operazione di intelligence finalizzata a screditare gli Stati Uniti, ma più probabilmente la conseguenza di una politica del Pentagono di concedere autorizzazioni di sicurezza top secret a un numero enorme di membri del servizio, civili e appaltatori.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 13 Aprile 2023, 18:18
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