Un operaio tunisino, già indagato per maltrattamenti, ha ucciso la moglie a coltellate e poi si è suicidato. È successo in una palazzina popolare di Riccò del Golfo, nello spezzino. L'operaio, Hichem Ben Facroum, cinquantenne, ha accoltellato la moglie Saida Mammouda, 47 anni.
Sul posto carabinieri, che stanno ricostruendo l'accaduto e il medico legale Susanna Gamba.
Coppia con due bambini
La coppia aveva due figli adolescenti. Che non erano presenti al momento della tragedia: pare che l'uomo abbia atteso che i ragazzini uscissero. Secondo quanto si è appreso, l'operaio (aveva 44 anni) era stato allontanato dalla famiglia con un provvedimento specifico proprio perché autore di diverse violenze nei confronti della moglie che aveva denunciato il marito.
La compagna ha tentato invano di difendersi, come mostrano le ferite alle braccia in segno di difesa.
La figlia di 12 anni aspettava la mamma a scuola
A trovare i corpi dell'operaio edile tunisino di 50 anni e della moglie, sua connazionale, di 47 anni, sono stati i carabinieri della Spezia allertati dalla dirigente della scuola dove studia la figlia della coppia, di 12 anni. La ragazzina aspettava invano che la madre l'ansasse a prendere tanto che la dirigente si è preoccupata. I carabinieri hanno trovato i due corpi in salotto, in un lago di sangue. In terra il coltello da cucina che l'uomo ha usato contro la moglie, uccisa con alcuni fendenti all'addome. Poi l'uomo si è ucciso colpendosi più volte al petto con lo stesso coltello. I due corpi saranno sottoposti ad autopsia. Secondo quanto appreso, l'operaio era stato denunciato dalla moglie per maltrattamenti nei confronti suoi e della figlia il 4 aprile 2024, denuncia che aveva fatto scattare il divieto di avvicinamento personale e al domicilio.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Maggio 2024, 19:30
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