Nicola Divan, il miglior studente di Management di Yale torna in Italia: «Voglio ridare al mio Paese quello che mi ha donato»

Appena finirà gli studi a Yale, il 30enne tornerà a Milano dove lavorerà come consulente strategico

Nicola Divan, il miglior studente di Management di Yale torna in Italia: «Voglio ridare al mio Paese quello che mi ha donato»

di Serena De Santis

Ci sono cervelli che partono e altri che ritornano. Come nel caso di Nicola Divan, 30 anni, che ha deciso di tornare in Italia dopo aver terminato gli studi condotti a Yale, una delle più prestigiose università degli Stati Uniti. 

«Ho già il contratto per quando finirò. Rientrerò in Italia e di questo sono veramente contentissimo - ha dichiarato al Corriere della Sera - riuscire a mettere in gioco le skill e le esperienze acquisite a Yale nel contesto italiano penso sia il miglior modo in cui io possa dare di ritorno all’Italia quello che l’Italia ha dato a me per la mia formazione fino a questo momento. Rientrerò a Milano, dove da settembre lavorerò presso la Boston Consulting Group, che è una società di consulenza strategica».

La storia di Nicola

Dopo aver preso la maturità al liceo Galilei di Trento, ha deciso di dedicare i suoi anni agli studi. Così ha concluso le lauree triennali e magistrali in ingegneria gestionale e, dopo alcune esperienze lavorative nel settore, ha deciso nuovamente di mettersi sui libri. Ma all'estero, diventando inizialmente uno dei tanti "cervelli in fuga". Così Nicola ha preso un aereo per Parigi, dove ha portato a termine un master in Business Administration all'Hec, una delle migliori scuole di business presenti in tutta Europa.

Dopodiché è riuscito a entrare a Yale. «I requisiti per entrare sono molto alti - ha spiegato - c’è un elevatissimo numero di domande di ammissione, essendo una delle università più importanti al mondo. Bisogna scrivere dei saggi e fare dei test per capire le competenze di analisi del testo e matematiche.

Dopodiché c’è anche un’intervista e la valutazione complessiva del percorso accademico. È un processo molto selettivo. Poco più del 10% di coloro che fanno domanda riescono poi a iscriversi».

Per dedicarsi agli studi, ha dovuto smettere di lavorare. «non è possibile lavorare mentre si studia - ha confessato - è tassativo. Si chiamano programmi full-time: la persona che viene qua deve dedicarsi interamente allo studio, anche perché i carichi sono molto molto pesanti. Non ci sarebbe tempo e le lezioni sono obbligatorie. Tuttavia ho lavorato in università, perché alcuni professori mi hanno chiesto di essere il loro assistente. È un lavoro ben retribuito e così ho anche avuto modo di stare a stretto contatto con il corpo docenti ed è stata un’esperienza incredibile».

Lo Student Marshal

Ma non solo Yale. Per le sue capacità gli hanno conferito anche lo Student Marshal. «È un titolo che riceve lo studente con la media più alta nel percorso di studi. Nel mio percorso sono risultato lo studente con la media studi più alta. Questo mi rende molto orgoglioso, sia perché non sono uno studente americano e poi perché il percorso di studi che sto facendo è quello più impegnativo che offre la Yale School of Management. Quindi ricevere questo premio per me vuol dire veramente tanto».

E dopo Yale?

Mentre continua a proseguire gli studi a Yale, Divan continua a pensare al suo futuro. Appena tornerà a casa, a Milano, entrerà in un'azienda che si occuperà di consulenza strategica e, in questo modo, gli permetterà di aiutare le aziende. «Le aziende si affiancano a queste società quando affrontano momenti particolarmente difficili o hanno sfide che non sanno come gestire - ha concluso Nicola - si affidano ad esperti esterni per riuscire a trarre il massimo dalle opportunità che offre il mercato. Non vedo l’ora di mettere a frutto tanti anni di studio e di mettermi in gioco».


Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Maggio 2024, 17:47
© RIPRODUZIONE RISERVATA