Primo caso di Dengue in Valle D’Aosta e nuovo caso in Umbria questa volta a Terni . Il bollettino degli ospediali italiani inzia a destare qualche preoccupazione: «Con il riscaldamento climatico e l'epidemia ancora in corso in Sud America - ha detto Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv), interpellato dall'Adnkronos Salute - quest'anno dobbiamo aspettarci più casi nel nostro Paese, non solo importati dall'estero come i 117 già registrati da inizio 2024 dall'Istituto superiore di sanità, ma anche autoctoni».
«Avere avuto 117 casi importati di Dengue finora - ha sottolineato nei giorni scorsi Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università Statale di Milano - da inizio anno all'8 aprile come riportato dal primo bollettino dell'anno sulle arbovirosi diffuso dall'Istituto superiore di sanità, vuol dire attenderci come minimo 500 contagi dall'estero nella nostra Penisola».
Primo caso in Valle D'Aosta
A confermare il primo caso di Dengue in Valle D'Aosta è il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Usl regionale che fa sapere che si tratta di un giovane residente ad Aosta, recentemente rientrato da un viaggio in Sud America, dove presumibilmente è stato punto da una zanzara portatrice del virus.
«Non è stato ospedalizzato né ha dovuto seguire una terapia specifica e attualmente sta bene - fanno sapere dall’Usl dove sottolineano che - il giovane aostano ha iniziato a manifestare sintomi tipici della dengue, tra cui febbre alta e dolori muscolari e articolari, immediatamente dopo il suo rientro».
I sintomi
«Il paziente - spiega Silvia Magnani, responsabile della Struttura Malattie infettive dell’Ospedale ‘Parini’ di Aosta - lamentava dolori diffusi a ossa e muscoli, sintomi tipici di questa infezione che viene anche definita ‘febbre spaccaossa’.
Il nuovo caso in Umbria
Nuovo caso di febbre dengue in Umbria. É stato registrato a Terni e notificato oggi all'Usl 2 dall'Azienda ospedaliera di Terni. Riguarda una persona residente nel comune umbro, tornata da un viaggio in Brasile. Seguendo le direttive del Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi l'Usl - si legge in una sua nota - ha proposto al sindaco una disinfestazione straordinaria anti-zanzara allo scopo di prevenire potenziali contagi secondari veicolati dalla zanzara tigre. La cittadinanza è stata poi invitata a rimuovere tutti i contenitori di acqua scoperta dai cortili e dai giardini e a collocare prodotti larvicidi nelle caditoie degli ambiti privati.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Aprile 2024, 16:40
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