«Gli alberghi non possono continuare a essere visti con un bancomat, ogni volta che c'è bisogno di soldi si alza la tassa di soggiorno. Meglio pensare come a New York a una City Tax». Lo dice il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca a margine della 74esima assemblea degli albergatori a Viareggio. «Nella spesa del turista l'albergo - spiega - non incide mai più del 27%, se c'è da pagare un contributo a nostro giudizio non deve essere pagato solamente dall'albergo o dal turista che soggiorna nell'albergo ma deve essere pagato da tutte quelle che sono le attività economiche che beneficiano del turismo (ristoranti, negozi etc)».
Tassa di soggiorno, cosa può cambiare
- «A New York - continua il presidente - dove c'è una City Tax nei ristoranti, nei negozi, nei bar e negli alberghi e quindi il concetto è pagare tutti per pagare meno. È certo più semplice ma meno equo andarlo a prendere dentro gli alberghi. La City Tax invece devono pagarla tutte le attività che beneficiano del turismo. Su 100 euro di spesa del turista chi ne beneficia? L'albergo per il 27%, quindi rimane un 63% che devono pagare anche gli altri».
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Inoltre Bocca cita anche il fatto che l'Anci sta spingendo ancora per incrementare in qualche maniera l'introito della tassa di soggiorno. «Già nella legge di bilancio c'è l'aumento di 2 euro in tutti i comuni d'Italia in occasione del Giubileo.
Ultimo aggiornamento: Sabato 11 Maggio 2024, 10:10
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