Tante, tantissime star internazionali e niente più “muro” che allontana i fan dal red carpet, una nutrita rappresentanza di film italiani e alcune novità pratiche per i frequentatori del festival, come la presenza di nuove sale. Si presenta così la settantanovesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia - che celebra anche il novantesimo anniversario dalla fondazione nel 1932 - in programma dal 31 agosto al 10 settembre.
Un festival che sembra davvero molto promettente dal punto di vista artistico e che vedrà gareggiare per il Leone d’oro ben cinque cineasti italiani: Gianni Amelio con “Il signore delle formiche”, interpretato da Luigi Lo Cascio ed Elio Germano, Emanuele Crialese con “L’immensità”, che ha per protagonista Penélope Cruz, Luca Guadagnino con “Bones and All”, che porterà a Venezia, tra gli altri, Timothée Chalamet, Susanna Nicchiarelli con Chiara, sulla santa di Assisi, e Andrea Pallaoro con “Monica”, co-produzione internazionale girata negli Usa. «Quest’anno – ha sottolineato il direttore artistico Alberto Barbera riferendosi alle moltissime opere nazionali prodotte nel periodo della pandemia - abbiamo osservato un panorama di luci e ombre: i film selezionati sono ottimi, eccellenti in alcuni casi, ma abbiamo visto tantissimi italiani e complessivamente mi sento di dire che si è puntato sulla quantità, piuttosto che sulla qualità».
Allargando lo sguardo oltre i confini, si vedono tanti titoli stranieri molto attesi, dal (già annunciato) film di apertura “White Noise” di Noah Baumbach a “The Whale” di Darren Aronofsky con Brendan Fraser, da “Blonde” di Andrew Dominik, con Ana de Armas nei panni di Marilyn Monroe, a “Tàr” di Todd Field, con Cate Blanchett, passando per il nuovo lavoro del messicano Iñàrritu e per “The Eternal Daughter” con Tilda Swinton (diretto da Joanna Hogg, che con Nicchiarelli, Diop, Poitras e Zlotowski è una delle cinque registe donne in gara).
Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 04:33
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