Andrea Delogu e il tweet passivo-aggressivo: «Ho difeso una persona a cui volevo bene e lei mi dipingeva come una pazza»

La conduttrice ha prima scritto un pensiero nelle sue Instagram stories alla persona che alle sue spalle la «dipingeva come pazza»

Andrea Delogu e il tweet passivo-aggressivo: «Ho difeso una persona a cui volevo bene e lei mi dipingeva come una pazza»

di Cristina Siciliano

Andrea Delogu, astro nascente nel mondo della conduzione e dello spettacolo, non ha peli sulla lingua. Tutti in un modo o nell'altro tendono a crearsi delle aspettative in diversi ambiti vivendo nell'attesa di vederle realizzate. Non sempre però si valutano le condizioni necessarie affinché si possano concretizzare. E lì subentra la delusione. Proprio di questo Andrea Delogu ha voluto parlare con i suoi follower di Instagram. La conduttrice ha prima scritto un pensiero alla persona che alle sue spalle la «dipingeva come pazza» e poi, ha poi spiegato anche che eliminare le aspettative e concentrarsi sul momento presente può essere un ottimo metodo per allentare la tensione e vivere meglio.

 

Lo sfogo

«Quanto sforzo negli anni nel tentare di tutelare l'immagine di una persona alla quale ho voluto bene e scoprire che quest'ultima invece mi dipingeva come una pazza per paura che si vedesse la sua vera natura - ha spiegato Andrea De Logu nelle sue Instagram stories -.

Era un secolo che non facevo un tweet passivo aggrssivo».

Andrea Delogu ha raccontato un aneddoto della sua infanzia. «Altra polemica: questo vizio di disattendere un'aspettativa legittima tipo "vengo alla festa del tuo compleanno" con "non riesco a  venire scusa" - ha continuato Andrea Delogu -. Quindi causare un dolore per poi invece presentarsi a sorpresa e sentirsi importante perché si è sanato un dolore che hai causato tu però. Sempre odiata questa abitudine. Sin da piccola da quando i miei mi dissero che non sarebbero venuti a prendermi a casa di mia nonna per poi presentarsi a sorpresa la sera. Avevo pianto tutto il giorno. Disperata. Sì, è una ca***ta ma la fanno in tanti».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Maggio 2024, 16:57
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