Amici, Briga sul suo disturbo comportamentale: «Non vi pare che ci sia un abuso di sindromi diagnosticate con troppa semplicità?»

L'ex allievo di Amici ha espresso la sua opinione sul disturbo comportamentale chiamato Fomo, ovvero "fear of missing out"

Amici, Briga sul suo disturbo comportamentale: «Non vi pare che ci sia un abuso di sindromi diagnosticate con troppa semplicità?»

di Cristina Siciliano

La Fomo, ovvero "fear of missing out" è la paura di perdere qualcosa. Un problema che è sempre esistito ma che con l'ascesa dei social ha avuto un nome e ha preso una piega più inquietante che mai. Obblighi che generano questa sorta di ansia sociale chiamata Fomo: la paura che un evento accada altrove. Lo sa bene Mattia Briga, protagonista della quattordicesima edizione di Amici, il talent condotto da Maria De Filippi.

Le parole di Briga

«Ho scoperto solo qualche giorno fa che esiste un disturbo chiamato F.O.M.O cioè "la paura di perdersi qualcosa" intesa come perdersi un evento, una scena o un semplice non assistere a un fatto che nella tua testa ti dovrebbe riguardare - ha sottolineato Briga nelle sue Instagram stories -. Da adolescente mi facevo i chilometri a piedi e in motorino per le comitive del quartiere e da più grande mi capitava di uscire di casa la mattina e tornare a notte fonda stando praticamente tutto il giorno per strada.

Avrò fatto questa vita per anni. Non volevo mai mancare a una festa. E se anche non si faceva niente, più tardi facevo e più ero contento. Solo ora che mi sono calmato e che vengo a conoscenza dell'esistenza di questo disturbo sono sicuro di averlo avuto. E che questo sia stato padrone di me per molto tempo».

«La mia riflessione è questa: per fortuna che sono sempre stato più o meno in pace con la mia testa e ho sempre creduto che tutto quello che ho fatto abbia contribuito a formare il mio carattere e la mia cultura - ha aggiunto Briga -. Ma se avessi saputo 20 anni fa di avere una sorta di patologia comportamentale, questa consapevolezza mi avrebbe aiutato? Ne siamo sicuri? Qualcuno avrebbe tentato di agire su di me? Non vi pare una forzatura di questi ultimi tempi il dover diagnosticare, etichettare e psicanalizzare i comportamenti naturali delle persone? Non vi pare che ci sia un abuso di sindromi e disturbi e che spesso vengono diagnosticate con troppa semplicità?».


Ultimo aggiornamento: Sabato 4 Maggio 2024, 16:27
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