Laetitia Casta: «La mia Carla si ribella ai soprusi. Fatelo anche voi donne italiane»

E' la protagonista del film “Una storia nera”

Laetitia Casta: «La mia Carla si ribella ai soprusi. Fatelo anche voi donne italiane»

di Valerio Di Marco

Vito e Carla sono separati da tempo. Si sono amati, prima che la gelosia e la violenza di lui distruggessero il loro amore. Ora hanno entrambi nuovi partner e l'unico legame tra loro sono i tre figli Nicola, Rosa e la piccola Mara. Ma su Carla incombe ancora la sensazione di aver evitato una tragedia annunciata. Quando Mara chiede di avere il padre accanto a sé il giorno del suo compleanno, Carla, per farla felice, lo invita a cena. La festa procede tranquilla, ma dopo quella sera di Vito non si hanno più notizie. Sparisce nel nulla senza lasciare tracce e sarà la polizia a far luce sulla sua scomparsa.

Questa la trama de “Una storia nera”, film thriller con Laetitia Casta e tratto dal romanzo di Antonella Lattanzi, al cinema dal 16 maggio. «È il racconto di una donna che si ribella - spiega il regista Leonardo D'Agostini - che non soccombe al destino ma ha il coraggio di scegliere, in un contesto come quello attuale in cui la legge non aiuta le donne vittime di soprusi.Ma più che un film sulla violenza di genere volevo fare un film di genere inteso come thriller/noir. Mi interessava quel tipo di filtro, guardando ovviamente ai grandi classici come “La fiamma del peccato” e “Gone girl”».

Ma anche, vista l'origine letteraria della pellicola, alle opere di Sciascia e Simenon. «Anche se poi - continua D'Agostini - nell'adattamento da libro a film devi operare una sintesi».

Dunque non una storia sulla violenza domestica in senso stretto ma una storia che comunque pone domande al riguardo. Cosa si deve fare per non finire vittime? Bisogna diventare colpevoli? Sì perché a un certo punto la vicenda vira sul legal thriller e si finisce in tribunale. «Mi piace molto quella parte, così come i flashback - afferma la Casta - In generale ho provato una forte empatia col mio personaggio, mi affascinava la sua ambiguità, non l'ho mai giudicata. Carla non sa chi è lei davvero, a volte bisogna passare per situazioni complicate se si vuol crescere e diventare non solo spose e mamme, ma donne». Sembra però che in Francia, paese di nazionalità dell'attrice e modella, sul tema della lotta ai femminicidi siano più avanti di noi. «Ne parliamo da un sacco di tempo, ci sono spesso manifestazioni e proteste. In Italia il movimento #MeToo non è così attivo». Come a dire: donne italiane, svegliatevi. Del resto, si sa, i cugini d'oltralpe sono da sempre più battaglieri.

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Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Maggio 2024, 03:45
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