Salone del Mobile, Renzi inaugura la 54ª
edizione: "Non è un posto per fighetti"

Salone del Mobile, Renzi inaugura la 54ª edizione: "Non è un posto per fighetti"

di Simona Romanò
L'attesa è finita. Taglio del nastro ieri della 54esima edizione del Salone del Mobile, con il premier Matteo Renzi in visita agli stand nel pomeriggio: «C'è una parte del Paese che pensa che il Salone sia una roba da fighetti, ma noi del governo crediamo sia uno straordinario simbolo, perché c'è un pezzo dell'economia italiana di domani».





Partenza col botto, vista la folla di persone, le lunghe code intorno alla Fiera e la cifra record di 15mila biglietti integrati Atm venduti: la vetrina internazionale del settore arredo-casa (apertura al pubblico nel weekend) si conferma la prova generale di Expo, con alberghi pieni e traffico caotico. Sono almeno 300mila i visitatori attesi in Fiera (2106 espositori in 201.700 metri quadrati di spazi) e altrettanti a Milano per il Fuorisalone, che conta oltre 1000 eventi creativi concentrati in via Tortona-Savona, Lambrate, Brera, quadrilatero della moda, Navigli: installazioni, aperitivi, appuntamenti negli showroom, musica, mostre.



Ieri si respirava aria di ottimismo. «Sarà un grande Salone, più innovativo e bello, ma soprattutto in un città piena di eventi e allegria, perché Milano è una delle metropoli più internazionali, come New York», ha commentato il sindaco Giuliano Pisapia. Gli fa eco il governatore Roberto Maroni: «Un'eccellenza mondiale al momento giusto, perché anticipa Expo».



Il Salone pre-Esposizione, ma soprattutto quello della ripresa economica. La città si è messa in moto: potenziati i mezzi pubblici e il BikeMi notturno. E il premier Matteo Renzi chiosa su FB: «Al Salone del Mobile il talento, la creatività, la bellezza e il design si sintetizzano in tre parole: Made in Italy. Ogni volta che sono fuori dall'Italia continuo a sorprendermi di quanta fame di prodotti italiani c'è nel mondo; come se qualsiasi cosa prodotta in Italia portasse con sé nello stile, nella cura dei dettagli, dei colori, delle forme, il patrimonio straordinario dei grandi artisti che ci hanno resi famosi nel mondo».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Aprile 2015, 09:18
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