Eruzione a Stromboli, recuperato il corpo di Massimo: «Grosso ematoma al petto». Turisti in fuga,

Eruzione a Stromboli, recuperato il corpo di Massimo: «Grosso ematoma al petto». Gli incendi riprendono vigore
Eruzione Stromboli, dopo le esplosioni di ieri è stato recuperato il corpo dell'unica vittima, il 35enne Massimo Imbesi, allievo ufficiale di coperta morto ieri: il cadavere è stato portato a Milazzo, dove viveva, secondo quanto ha disposto la magistratur che sta valutando se sarà sufficiente l'esame esterno del medico legale o se sarà necessario eseguire l'autopsia.

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Secondo quanto si è appreso, all'altezza del torace è stato rilevato un grosso ematoma che Imbesi forse si sarebbe procurato cadendo violentemente su spuntoni di pietra lavica che caratterizzano l'isola, caduta che potrebbe essere avvenuta mentre correva per mettersi in salvo o causata da intossicazione da fumo sviluppato dagli incendi. Maggiori particolari sulla dinamica potranno venire da un amico sudamericano che era con lui, che ieri sera era ancora sotto evidente stato di choc.
 
 

FIAMME DOMATE. IL SINDACO: "DANNI A GINOSTRA" Le fiamme intanto sono state ampiamente domate: «Abbiamo lavorato tutta la notte ma ora i focolai sono stati spenti», afferma uno degli operai forestali della Regione siciliana che da ieri ha lavorato, con i colleghi, fino all'alba di oggi per riuscire a spegnere tutti gli incendi che fino a ieri sera hanno bruciato ampi spazi verdi dell'isola. Tutto torna alla normalità, come conferma anche Marco Giorgianni, sindaco di Lipari, che sottolinea che «non c'è stata alcuna evacuazione», perché, spiega, «non c'era assolutamente la necessità». 

«A Ginostra e in gran parte dell'isola - afferma - è stata riallacciata la fornitura elettrica. I tecnici dell'Enel hanno lavorato anche di notte riuscendo a fare 'ripartire' la centrale», ha detto il sindaco. Quanto al centinaio di persone che hanno lasciato Stromboli per paura, «qualcuno di loro sta ritornando per continuare a trascorre le vacanze alle Eolie», anche grazie alla ripresa dei collegamenti navali, che sono stati anzi potenziati.

I danni maggiori sono stati a Ginostra: «Una parte di quel territorio dell'isola è ricoperta da una spessa coltre di pomice, sembra uno scenario post bellico».
Ma, ribadisce, «tutto sta tornando alla normalità, bisognerà lavorare», anche se, ammette, si percepisce ancora che «non state smaltite del tutto paura e preoccupazione». 


TURISTI IN FUGA Le persone che erano sull'isola, turisti e isolani, hanno rapidamente lasciato Stromboli: la compagnia Liberty Lines ha attivato tre aliscafi straordinari per trasportare un gruppo di persone in fuga, portate a Lipari e Milazzo. Tra loro anche alcuni isolani con bambini piccoli. In tutto sono 98 le persone che hanno voluto lasciare l'isola per la paura dopo la violenta esplosione vulcanica di ieri: il direttore della Liberty Lines Nunzio Formica ha ospitato in un hotel di Milazzo una coppia di turisti toscani andati via da Ginostra, che nella fretta di scappare hanno dimenticato a Stromboli anche documenti e trolley.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Luglio 2019, 15:52
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