Sembrava un drammatico caso di omicidio-suicidio, e invece la storia potrebbe non essere finita qui. Pietro Delia, commercialista, e Laura Lupo, agente della polizia municipale, erano stati trovati senza vita con ferite da arma da fuoco in casa, in via Notarbartolo a Palermo, lo scorso sabato mattina: l'iniziale ricostruzione cozza però con alcuni elementi emersi dall'autopsia, e ora è mistero su come siano andate davvero le cose.
I risultati dell'autopsia
La prima ipotesi dell'omicidio-suicidio - la ricostruzione iniziale era che la donna, trovata con la pistola in mano, avesse ucciso il marito e poi si fosse sparata - lascia dei dubbi soprattutto alla luce delle autopsie svolte nei giorni scorsi.
Come è possibile dunque che si sia sparata una prima volta e poi sia riuscita nuovamente a premere il grilletto colpendosi al capo e uccidendosi? Se lo chiedono gli investigatori che stanno continuando a indagare. D'altronde l'appartamento dei due, al terzo piano dell' immobile, era chiuso e non c'erano segni di effrazione, dato che aveva confermato la tesi dell'omicidio-suicidio, ma che ora non sembra più decisivo. A far ritrovare i corpi dei genitori è stata la figlia che abita al piano di sotto. Non avendo notizie del padre con cui aveva un appuntamento di lavoro, preoccupata ha chiamato i vigili del fuoco che sono entrati in casa e hanno scoperto i cadaveri.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Maggio 2024, 14:25
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