Elia Stevanato per la disperazione ha affisso una scritta fuori dalla sua azienda che recita: «Hai voglia di lavorare?». A suo dire, la risposta tra gli aspiranti dipendenti non è poi così scontata, tanto che «mi trovo costretto a rifiutare commesse di lavoro per la mancanza di personale», spiega.
Elia Stavanato, l'azienda non trova operai
Elia Stevanato è un imprenditore veneto di 38 anni, titolare dell'azienda omonima che conta oltre 60 dipendenti e lavora in tutta Italia nel campo dei giunti che vengono installati sui ponti e sulle autostrade. Avviata dal padre nel 1979, quando contava solo sei dipendenti specializzati, si è allargata definitivamente nel 2017. Adesso però c'è urgente bisogno di operai. «Sono costretto a rifiutare commesse di lavoro per mancanza di personale che nonostante venga pagato in maniera ottimale preferisce percepire il reddito di cittadinanza», le sue parole riportate da "Il Messaggero".
Il caso
«Succedono dei casi che hanno dell'incredibile - racconta l'imprenditore Elia Stevanato - con dipendenti che dopo una settimana di lavoro dall'assunzione si mettono in malattia per tre settimane dicendo candidamente che hanno bisogno di quel periodo per l'esame della patente oppure a quanti mandi la visita fiscale ecco che trovano il medico di famiglia che subito giustifica l'assenza del lavoratore con la presenza nel suo ambulatorio».
Stevanato è preoccupato per le generazioni di giovani che spinti dal reddito di cittadinanza e dalla giostra delle malattie facili non credono nei valori del lavoro e del sacrificio. «La mia azienda è come una famiglia - puntualizza - se qualcuno dei miei dipendenti ha bisogno di un credito anziché andare a chiederli alla banca viene da me e la cosa trova soluzione, purtroppo manca la voglia e l'umiltà d'imparare».
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— Leggo (@leggoit) September 24, 2022
Ultimo aggiornamento: Domenica 25 Settembre 2022, 12:45
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