Verstappen, il cannibale mangia anche Imola: un capolavoro sul Santerno piega McLaren e Ferrari

Verstappen, il cannibale mangia anche Imola: un capolavoro sul Santerno piega McLaren e Ferrari

di Giorgio Ursicino

Sempre lui, ancora lui. Orfano del guru Newey, non più sul muretto degli austriaci, il cannibale buono va a caccia di ulteriori record. Sui velocissimi saliscendi del Santerno, in un budello d’asfalto strettissimo da bruciare a quasi 240 orari di media, superMax mette tutti in fila di “manico”. E centra la settima pole consecutiva d’inizio stagione. Con questo spettacolare “smash” eguaglia il primato stampato oltre trent’anni fa dal “professor” Prost che fu capace di centrare il capolavoro impossibile con la Williams “elettronica” disegnata dallo stesso mago Adrian. Ed, a trent’anni esatti della sua scomparsa, sulla stessa pista, raggiunge Senna capace di infilarne ben otto di fila a cavallo di due stagioni.

Il fenomeno ha in canna la cartuccia per fare meglio di entrambi i due arcirivali che sparerà nel salotto del Principe, in casa di Charles. Fra le mura amiche, il rampollo del Cavallino cercherà ancora di più di mettergli i bastoni fra le ruote su un tracciato che si addice di più alla SF-24. I sogni delle truppe ferrariste si infrangono sabato pomeriggio sotto un sole primaverile. Senza qualche imprevisto, sempre dietro l’angolo quando si vive a 300 all’ora, sarà parecchio difficile oggi passare per primi sotto la bandiera a scacchi. I piloti, tutti e due, gettano acqua sul fuoco dicendo che tutto «era previsto». Anche se il loro approccio alla sfida è parzialmente diverso. Immutabile, invece, l’umore del Richelieu Frédéric Vasseur che si gode il presente plasmando un domani ambizioso.

Sorridente e positivo, accoglie con entusiasmo i progressi realizzati dai suoi tecnici, mentre si dedica ad una campagna acquisti da emiro. Il pilota più vincente di tutti i tempi l’ha già ingaggiato. La leggenda dei progettisti è nel mirino e per l’inarrivabile aerodinamico aver lasciato mamma Red Bull è sicuramente un formidabile trampolino di lancio verso Maranello. Dove altro potrebbe andare un personaggio che aleggia fra mito e realtà se non nella capitale della Motor Valley? Tornando in pista c’è da leccarsi qualche ferita perché il verdetto è solo agrodolce: era troppo ambizioso sognare momenti di gloria.

Per guardare tutti dall’alto in basso c’è ancora d’attendere. L’olandese ha fatto lo “scippo” d’abilità, sua e della squadra.

Dopo il giro di lancio si è ritrovato alla Rivazza una monoposto che stava concludendo il suo giro veloce ed ha preso una scia che gli ha regalato almeno un decimo. Sembra niente, ma è tutto avendo preceduto le McLaren di Piastri e Norris rispettivamente di 74 e 91 millesimi, quindi meno di un decimo. Le vetture di Woking che hanno già ruggito a Miami avevano in saccoccia tutta la prima fila su un tracciato che appare disegnato per esaltare le caratteristiche del bolide inglese. Seguono le due Ferrari con Charles più determinato di Carlos a sfruttare la spinta del pubblico. Poi le due Mercedes ancora in affanno fra le quali si è infilato il sorprendente giapponesino Tsunoda con la Racing Bulls nata ad un tiro di scoppio.

«Non sono deluso, è quello che mi aspettavo - ha spiegato Sainz - sapevo che le McLaren avrebbero fatto scintille su questo tracciato di curve veloci poco adatte alla nostra macchina. Sì, penso che gli sviluppi abbiano funzionato, ma non sono fatti per questa direzione. Il vento è cambiato e nei tratti in cui andavamo bene abbiamo faticato. Queste monoposto sono delicatissime...Vincere? Non credo. Il podio può essere alla nostra portata». Stessa analisi, ma con una conclusione diversa quella di Leclerc: «Difficile fare di più, il primo tratto del giro veloce ci crea sempre qualche problema per accendere le gomme. Qui ci sono cordoli alti e la Red Bull li affronta saltando come un canguro. Noi, al momento, non possiamo farlo. A cosa punto? Sapete che io parto sempre per vincere...». In serata i commissari hanno penalizzato Oscar di tre posizioni per aver ostacolato un rivale togliendogli la prima fila e dipingendo tutta la seconda di rosso.


Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Maggio 2024, 06:50
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