Il terremoto ha inizialmente fatto scattare l'allarme tsunami a Taiwan, nelle isole del Giappone sud-occidentale e in diverse province delle Filippine, dove è stato chiesto alle persone che vivevano nelle zone costiere di spostarsi su terreni più alti. Le autorità giapponesi e filippine hanno infine annullato gli avvisi e il Centro di allerta tsunami del Pacifico ha annunciato che «la minaccia di tsunami è ormai ampiamente superata», pur invitando i residenti delle zone costiere a rimanere prudenti.
L'aeroporto di Naha, il più grande dell'isola giapponese di Okinawa, ha temporaneamente sospeso il traffico aereo e i voli diretti a quella destinazione sono stati deviati. Tuttavia, il check-in per i voli in partenza è ripreso dopo la revoca dell'allerta.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Aprile 2024, 08:42
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