Marino: "Un anno fa, romani violentati nella loro scelta democratica"

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POLITICA (Roma). "Un anno, i romani furono violentati nella loro scelta democratica". Diretto e sollevato Ignazio Marino si presenta in conferenza stampa dopo il rigetto delle accuse che lo portarono alle dimissioni. Accuse che riguardavano l'utilizzo di fondi pubblici in cene private. "Mi dimisi sotto le pressioni di una politica e di una pressione mediatica incredibile, gravissima, infangante. Questa è la capitale di uno dei Paesi del G7, uno dei paesi più importanti della terra. Un anno fa la verità fu negata, i romain violentati da un gruppo di classe dirigente che come avete raccontato si è rifugiata nello studio di un notaio invece che presentarsi in Aula e spiegare perchè avevano fiducia nel loro sindaco, come avviene in tutte le democrazie del mondo. Questa vicenda deve insegnare qualcosa a tutti, una vicenda che viene seguita da tutto il mondo. Ho ricevuto telefonate dagli Stati Uniti e da altri paesi che hanno guardato con sgomento a quello che era potuto accadere in questa città. Qualcuno ha voluto usare parole forti, violente, ha detto che è stato organizzato un golpe e che alla fine di questo golpe nella capitale ci si è ritrovati in una città in stallo e che vive difficoltà perché per un anno ha perso una guida amministrativa che buona o cattiva la devono valutare i romani e le romani. Solo a loro spetta il diritto di eleggere un sindaco e al termine di un mandato valutarlo sulla base dei risultati ottenuti. E così noi invece assistiamo a una parte dell anostra parte dirigente che si incolla alle poltrone, mentre quelli bravi, quelli capaci se ne vanno"
Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Ottobre 2016, 17:16