Aborti senza consenso e lesioni fisiche a partorienti, 11 medici sotto accusa a Reggio Calabria

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Le fiamme gialle del comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito 11 misure cautelari nei confronti di altrettanti sanitari in servizio nei reparti di Ostetricia e Ginecologia, di Neonatologia e di Anestesia dell'ospedale Bianchi-Melacrino-Morelli. L'accusa è di falso ideologico e materiale, di soppressione, distruzione e occultamento di atti, nonché di interruzione di gravidanza senza consenso della donna. In particolare, 4 medici sono stati messi agli arresti domiciliari, mentre nei confronti di altri 6 medici e un'ostetrica, è stata disposta la sospensione dell'esercizio della professione per un anno. L'attività investigativa ha fatto emergere un sistema di copertura illecito, condiviso dall'intero apparato sanitario, attuato in occasione di errori medici che hanno riguardato il decesso, in due casi, di due bimbi appena nati, lesioni irreversibili a un altro bimbo dichiarato invalido al 100%, traumi e crisi epilettiche e miocloniche di una partoriente, procurato aborto di una donna non consenziente e lacerazioni delle parti intime di altre pazienti.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Settembre 2016, 12:55
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