Terni e la movida violenta: tunisino pestato a sangue in via Lanzi da un gruppo di connazionali

La titolare di un ristorante esasperata chiede tutela

Terni e la movida violenta: tunisino pestato a sangue in via Lanzi da un gruppo di connazionali

di Nicoletta Gigli

TERNI - Massacrato di botte nel cuore della movida. Con gli aggressori che a turno gli schiacciano la testa sull’asfalto e lo massacrano di calci e pugni.

Alla violenza che va in scena poco dopo la mezzanotte di sabato tra via Lanzi e il liceo Classico assistono tanti ragazzi e ragazze e i gestori dei locali. Tutti a implorare il folto gruppo di extracomunitari di lasciarlo stare perché se continuano rischiano di ammazzarlo.

Lui, 31 anni festeggiati un’ora prima dell’aggressione, tunisino arrivato da poco in città, viene soccorso dall’ambulanza del 118 che lo porta in ospedale con vaste lesioni al capo e il volto sfigurato.

Sul posto tutte le forze di polizia impegnate nei controlli per garantire una movida sicura ma anche stavolta al loro arrivo gli aggressori sono spariti nel nulla.

La certezza è che la violenza esplode all’apparenza per futili motivi. Il 31enne è tra la Leonardo da Vinci e il liceo Classico quando viene aggredito con una brutalità da manuale che riporta alla memoria il sangue versato da David Raggi in vico dell’Olmo nove anni fa.

«Che vuoi da me?» dice il 31enne a un connazionale che si è avvicinato pericolosamente a lui con aria minacciosa.

Tanto basta per scatenare la violenza. Parte uno schiaffo e poi viene accerchiato da un nutrito gruppo di extracomunitari spuntati dal nulla che lo stendono a terra, gli premono la testa sull’asfalto, lo colpiscono ripetutamente con pugni e calci.

Qualcuno dei presenti dà l’allarme e in pochissimi minuti arrivano le forze di polizia.

Il 31enne viene soccorso e portato via col 118 mentre gli aggressori sono spariti, come inghiottiti dal nulla.

La violenza è stata immortalata dalle telecamere della videosorveglianza e le immagini sono al vaglio degli investigatori.

Chi ha assistito alla violenza giura che alcuni degli aggressori sono gli stessi che da mesi tengono sotto scacco clienti e gestori di diversi locali della movida, da via Lanzi a piazza dell’Olmo. Gente che avrebbe collezionato più di una denuncia e che avrebbe solidi legami col mondo dello spaccio di droga in centro.

«Più volte in questi mesi sono stata costretta a chiudere il mio locale per paura» dice la titolare di un noto ristorante dove a novembre sono volati tavoli e sedie.

«Abbiamo bisogno di essere tutelati - aggiunge - non è possibile accettare l’idea che i giovani debbano avere paura a passeggiare in santa pace. Non è giusto che la nostra città debba essere rovinata per poche persone continuano a seminare il terrore in centro».


Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Maggio 2024, 07:53
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